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Riforma della Giustizia in un Consiglio dei Ministri straordinario

La bozza Alfano sulla Giustizia presto in un Consiglio dei Ministri strordinari e poi subito in Aula, con Silvio Berlusconi che accelera: “Riforma della Giustizia urgente e necessaria”.
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"Sul tema della Giustizia dobbiamo fare in fretta perchè è un problema non più rinviabile che dobbiamo risolvere quanto prima". Come riporta l'Ansa, sono queste le parole con le quali il Presidente del Consiglio ha sottolineato l'esigenza di procedere a tappe forzate sulla strada della Riforma della Giustizia, proprio in un periodo di forti tensioni con la magistratura, conseguenza del caso Ruby ed in particolare della decisione del Giudice per le indagini preliminari Cristina De Censo di procedere con il giudizio immediato per Berlusconi.

In effetti, il Consiglio dei Ministri di questa mattina, oltre a formalizzare il decreto con il quale si sancisce per il 17 marzo la Festa Nazionale per celebrare il centocinquantenario dall'Unità d'Italia (peraltro con il voto contrario dei tre ministri della Lega Nord), ha discusso in merito alla cosidetta bozza Alfano. In pratica, il Guardasigilli ha relazionato intorno alle proposte in tema di separazione delle carriere, di divisione del Consiglio Superiore della Magistratura, di responsabilità civile per i magistrati e di ampliamento delle prerogative ministeriali (nonchè secondo indiscrezioni di un progetto di riduzione delle intercettazioni telefoniche ed ambientali). Il testo è stato approvato all'unanimità, con una dimostrazione di compattezza che certamente consolida la posizione del Presidente del Consiglio, il cui atteggiamento nei confronti della Magistratura aveva secondo i bene informati "infastidito" in particolare il Ministro dell'Interno Roberto Maroni.

Dunque, nei prossimi giorni un Consiglio dei Ministri straordinario procederà all'approvazione definitiva della cosiddetta "riforma costituzionale della Giustizia" che poi, sempre secondo rumors di una certa consistenza, verrà immediatamente sottoposta al giudizio delle Camere. In tal senso va precisato che la riforma è nei fatti costituita da due "blocchi", uno di modifica costituzionale e l'altro per così dire "parlamentare" che seguirà il tradizionale iter procedurale. Proprio mentre scriviamo, si apprende che il Consiglio dei Ministri straordinario si terrà fra 15 giorni e sarà preceduto dalla costituzione di un "comitato" formato da un numero ristretto di ministri e tecnici, con il compito di mettere a punto un testo che colga gli spunti della relazione di Alfano. In seguito partirà il "doppio binario" della Riforma, con le modifiche costituzionali per quanto riguarda la composizione del CSM che richiederanno tempi molto più lunghi, mentre in Aula andranno subito (previa calendarizzazione concordata con i Presidenti dei due rami del Parlamento) il disegno di legge sulle intercettazioni e molto probabilmente anche il (parziale?) reintegro dell'immunità parlamentare.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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