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Bari, prof allega alla pagella scolastica la storia del migrante di 15 anni coi voti cuciti addosso

La professoressa d’italiano Cristina Paola Dinoi ha consegnato ai suoi studenti non solo la pagella scolastica, ma anche la vignetta di Makkox che ricorda la storia del giovane migrante maliano annegato con la pagella cucita in tasca.
A cura di Davide Falcioni
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Ricordate la storia del giovanissimo migrante annegato nel 2015 a cui i genitori, in Mali, avevano cucito addosso la pagella scolastica nella speranza che servisse da "lasciapassare" una volta arrivato in Europa? La storia del ragazzo, raccontata nel libro Naufraghi Senza Volto da Cristina Cattaneo, medico legale che da anni tenta di riconoscere i corpi dei migranti annegati in mare, dando a loro un nome e un'età, ha profondamente colpito l'opinione pubblica e – tra gli altri – anche la professoressa d'italiano Cristina Paola Dinoi che insegna nella scuola media Amedeo d'Aosta di Bari ed ha avuto una bellissima idea: quella di consegnare ai suoi studenti non una sola pagella, bensì due. La prima con il rendimento scolastico di ciascun alunno in ogni materia; la seconda, con la vignetta del disegnatore Makkox che illustra la storia del migrante di 15 anni con la pagella cucita in tasca, come un monito a non dimenticare mai che tra gli immigrati che giungono nel nostro paese ce ne sono moltissimi con gli stessi sogni e le stesse aspirazioni degli studenti italiani.

La professoressa Dinoi ha raccolto la proposta avanzata dal padre di una studentessa di seconda media in consiglio di classe: l'uomo aveva avuto l'idea di assegnare a ogni alunno non solo la classica pagella con i risultati scolastici della prima metà dell'anno, ma anche la vignetta di Makkox che raccontava la storia del giovanissimo migranti maliano. “E' una vicenda che ha colpito molto i miei studenti – ha dichiarato a Repubblica la docente della scuola barese – Abbiamo riflettuto in classe sul valore che evidentemente la mamma del ragazzo aveva attribuito alla cultura, visto che certamente con sofferenza l'aveva fatto partire alla ricerca di un futuro migliore, cucendo addosso l'orgoglio dei risultati ottenuti a scuola”.

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