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Ballottaggi elezioni comunali 2018: risultati e sindaci eletti

Nei ballottaggi del secondo turno delle amministrative il PD subisce una dura sconfitta, in particolare perdendo alcune storiche roccaforti in Toscana. La Lega traina il centrodestra, vero vincitore anche di di questo secondo turno. Il Movimento 5 Stelle, fra gli sconfitti del primo turno, perde Ragusa ma acquista Avellino.
A cura di Giorgio Tabani
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 Il PD perde alcune sue storiche roccaforti nelle regioni rosse. La Lega non smette di avanzare, come avevano dimostrato le tendenze rivelate dai sondaggi dei giorni scorsi. Il Movimento 5 Stelle, fra gli sconfitti del primo turno, riescono a raccogliere qualche successo. Questo è, in estrema sintesi, il bilancio del turno di ballottaggio nei 75 comuni in cui il 10 giugno scorso non è stato eletto il sindaco (oltre che nel III municipio di Roma); complice la stagione estiva ormai iniziata o la disaffezione degli elettori, si è recato alle urne meno del 50% dei 2 milioni e 793mila aventi diritto, precisamente il 47,61% (esclusa la Sicilia dove i risultati, monitorati dalla Regione, sono ancora più bassi con il 40,1%).

In Toscana, da sempre roccaforte del centrosinistra, il centrodestra si afferma in tutti e tre i capoluoghi in cui si andava al voto: Pisa, Siena e Massa. Il nuovo sindaco di Pisa è Michele Conti, sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, con il 52,2%. A Siena vince, anche se con pochi voti di scarto (50,80% a 49,20%), Luigi De Mossi sull'uscente Bruno Valentini: la città passa al centrodestra dopo oltre settant'anni. Francesco Persiani vince a Massa con la scarto più ampio dei tre, quasi il 57% dei consensi. A Sondrio il centrodestra vince senza problemi, Marco Scaramellini del centrodestra arriva al 60,37% mentre il centrosinistra con Nicola Giugni si ferma al 39,63%. Il nuovo sindaco di Imperia è l'ex ministro berlusconiano Claudio Scajola che vince col 53% una competizione tutta interna al centrodestra: sconfitto il candidato "ufficiale" del centrodestra Luca Lanteri, su cui aveva puntato il presidente della Regione Giovanni Toti, in accordo con la Lega. A Viterbo invece il centrodestra elegge Giovanni Arena che, sostenuto da FI-FdI-Lega, riesce a battere di un soffio, con il 51,07%, la candidata civica Chiara Frontini, sempre della stessa area. A Messina il candidato civico di area Udc Cateno De Luca si impone con oltre il 65% delle preferenze su quello del centrodestra Dino Bramanti, ribaltando il risultato del primo turno.

In controtendenza Ancona, l'unico capoluogo di regione al voto, dove il centrosinistra riesce a confermare la guida della città: Valeria Mancinelli viene riconfermata sindaca con oltre il 62% delle preferenze, battendo il candidato civico Stefano Tombolini sostenuto dal centrodestra. A Teramo vince col 53,3% un esponente civico del centrosinistra, Gianguido D’Alberto che, fuoriuscito da più di un anno dal Pd (che però lo ha sostenuto), è riuscito a ribaltare il risultato del primo turno dove era sotto di 13 punti e mezzo rispetto al candidato di centrodestra Giandonato Morra. Brindisi andava al voto dopo che l'amministrazione uscente di centrodestra era caduta per un'inchiesta sul voto di scambio: Riccardo Rossi esponente del centrosinistra è il nuovo sindaco con quasi il 57% dei voti, recuperando uno svantaggio di dieci punti. Francesco Italia, vicesindaco uscente di Siracusa, vince in città alla guida di una coalizione di tre liste civiche che facevano riferimento al centrosinistra dopo che il suo competitor di centrodestra Ezechia Paolo Reale l'aveva doppiato al primo turno.

Ad Avellino Vincenzo Ciampi del Movimento 5 Stelle vince a sorpresa su Nello Pizza del centrosinistra, che al primo turno aveva sfiorato la vittoria con oltre il 49% dei voti. Il Movimento 5 Stelle perde invece Ragusa, l’unico capoluogo di provincia che amministrava, a soli tre mesi dal 28-0 delle Politiche: il nuovo sindaco è Giuseppe Cassì, civico indicato dal centrodestra, che con oltre il 53% dei voti sconfigge Antonio Tringali del M5S, presidente del consiglio comunale uscente. Stesso risultato a Terni, l'ultimo dei ballottaggi per città capoluogo di provincia in cui era presente il Movimento 5 Stelle: la sfida fra gli esponenti dei due partiti alleati di governo a Roma viene vinta col il 63% da Leonardo Latini della Lega con il 5 Stelle Thomas De Luca che si ferma al 36%.

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