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Avola. Studente sospeso da scuola. E il padre aggredisce il preside: “Normale amministrazione”

Ancora un episodio di violenza nel comune in provincia di Siracusa, dove venti giorni fa un docente è stato picchiato dai genitori dell’alunno che aveva rimproverato. L’aggressione all’istituto Majorana. Denunciati sia il padre sia il figlio. E lo stesso dirigente scolastico dice: “Tutto normale da noi”.
A cura di Biagio Chiariello
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 Ancora un’aggressione in una scuola di Avola, in provincia di Siracusa. È accaduto all’Istituto “Majorana” dove il padre di un alunno di 17 anni che era stato sospeso avrebbe aggredito il dirigente scolastico. L’episodio a poche settimane dalla violenza perpetrata da due genitori nei confronti di un docente di educazione fisica che aveva rimproverato il loro figlio durante una lezione. Secondo quanto raccontato da Live Sicilia in merito ai fatti più recenti, il prof avrebbe adottato il provvedimento nei confronti dello studente perché quest’ultimo non aveva fatto rientro in classe dopo l’ora in palestra. Il 17enne si era preso due giorni di sospensione, un compagno tre perché aveva pure disturbato una docente facendo dei versi. "L’insegnante ha fatto una nota vista la mancata presenza in classe. Io ho dato la sospensione. Abbiamo semplicemente applicato un regolamento disciplinare”, spiega il preside Fabio Navanteri.

La ricostruzione dell'aggressione al preside

Appresa la notizia della sospensione, il giovane è andato su tutte le furie e ha telefonato al padre parlando di ingiusta punizione. Quest’ultimo, raggiunta la scuola, si sarebbe scagliato verbalmente contro il preside, mentre il figlio sarebbe tornato in classe per poi lanciare una sedia contro una vetrata. Tutto è accaduto davanti agli occhi degli agenti di polizia chiamata dalla scuola per l’irruzione del genitore. Le forze dell’ordine hanno denunciato padre e figlio: il primo per la violenza, che pare sia stata solo verbale, nei confronti del preside, il secondo per danneggiamenti. “Sono stato investito da una serie di parola rabbiose in dialetto – dice Navanteri – che non sono nemmeno riuscito a comprendere. Poco dopo, gli agenti hanno portato via il genitore e il figlio per chiarire quanto accaduto”. Lo stesso dirigente tende a minimizzare l’accaduto con parole che fanno pensare: “È normale amministrazione per noi – dice – Se un ragazzo contravviene alle regole dell’istituto dobbiamo dargli la sospensione. Ci sono delle regole. Per fortuna non tutti i genitori reagiscono così”.

Terzo episodio di violenza ad Avola

Ma la realtà dei fatti è che quello avvenuto al Majorana è il terzo episodio di questo tipo nel giro di pochissimo tempo. Solo venti giorni fa, come detto, in un’altra scuola dello stesso comune del Siracusano, il Vittorini, madre e padre di uno studente hanno mandato all’ospedale, con una costola rotta, il professor Sebastiano Busà. L’uomo ha detto di non vuole più insegnare. Mentre tre mesi prima nella stessa scuola un insegnante di sostegno, “reo” di non aver dato il permesso di andare in bagno all’alunna, era stato aggredito in classe davanti agli altri allievi da un genitore

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