409 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Volevamo solo ballare”: Il racconto in lacrime delle minorenni inglesi stuprate dal branco

“Era la nostra ultima sera in Italia. Era stata una bella vacanza”. Inizia così il racconto del due ragazzine inglesi, violentate da quattro giovani a Marconia di Pisticci. Le 15enne sarebbero state drogate (a loro insaputa) prima che si consumasse lo stupro. E ci sarebbe anche un video della violenza.
A cura di Biagio Chiariello
409 CONDIVISIONI
Immagine

“Era la nostra ultima sera in Italia. Era stata una bella vacanza. Volevamo soltanto ballare”. Così, davanti ai poliziotti della questura di Matera, due “Volevamo solo ballare”: Il racconto in lacrime delle ragazzine inglesidal gruppo in una villa della frazione di Marconia di Pisticci. Violenza per la quale sono state finora arrestate quattro persone, giovani tra i 19 e i 23 anni. “Il 6 settembre doveva essere l’ultima sera in cui ci intrattenevamo a Pisticci. Saremmo dovute partire prima ma all’ultimo momento abbiamo cambiato i programmi. Una nostra amica del posto alle 23,30 è passata a prenderci per andare a una festa in una villa con un grande giardino, a Marconia di Pisticci. Non ci ero mai stata — spiega una delle due ragazze, secondo quanto riporta oggi Repubblica — La festa era all’esterno, dentro si entrava per andare in bagno. Non conoscevamo il padrone di casa”. “Quando siamo arrivate — continuano le due minorenni — c’erano circa 20 persone, poi ne sono arrivate altre, alla fine eravamo circa 40-50. Si ballava, c’era da mangiare e drink liberi”.

“Il primo cocktail lo ha preparato il barman davanti a noi — spiega una delle due — Poco dopo un ragazzo mi ha mostrato un drink che aveva preso per me, io mi sono avvicinata e ci siamo presentati. Il ragazzo mi ha detto di chiamarsi Michele”. Si tratta di Michele Masiello di 23 anni, gli altri sono Alberto Lopatriello (22), Alessandro Zuccaro (21) e Giuseppe Gargano (19), tutti di Pisticci (Matera), disoccupati e alcuni con precedenti di polizia, tutti arrestati per violenza sessuale. “Dopo aver bevuto un sorso con lui ho raggiunto mia sorella e la mia amica — racconta la ragazza inglese di origini lucane — per presentargli Michele. Poco dopo si avvicinavano a noi anche alcuni amici del ragazzo: uno era Alberto [Lopatriello]”.

“Erano una decina e inizialmente sembravano simpatici” racconta l’altra ragazza che, a differenza dell’amica non conosce l’italiano e quindi aveva qualche difficoltà a comunicare. “Quando ci siamo presentati hanno chiesto sia a me sia ai miei amici — spiega ancora la ragazza — quanti anni avessimo e noi abbiamo detto 15. Forse anche loro ci hanno detto la loro età ma non riesco a ricordare la conversazione”.

Il motivo lo hanno spiegato in ospedale: cocaina. Non è solo un ipotesi che le giovani siano state drogate. Certamente, dicono gli investigatori, qualcuno ha messo la droga nei loro cocktail. “Dopo aver bevuto il drink — spiega ancora — ricordo di essermi sentita strana e molto confusa. Michele mi ha preso per mano per portarmi sul retro della casa, mentre la mia amica mi sembrava che stesse parlando con un altro ragazzo. Mi sono resa conto subito che alcuni amici di Michele ci stavano seguendo. Io ho provato a ritornare verso la festa ma non ci sono riuscita: mi hanno spinta verso il retro della casa”.

La mia amica — racconta l’altra ragazza — era scomparsa con Michele. E nello stesso momento Alberto mi ha invitato a fare una passeggiata. Pensavo che volesse essere solo carino con me e ho accettato. Mi ha portato in una zona della villa molto buia, ubicata sul retro”.

A quel punto si consuma la violenza di gruppo. Le turiste hanno anche parlato di un filmato. “Un ragazzo ha provato a registrare tutta la scena con il telefono, ma non sono in grado di dire se sia riuscito a farlo”. E in queste ora la polizia lo sta cercando. Oltre ai 4 arrestati, ci sono al momento tre ragazzi indagati, tutti a piede libero. La mamma di uno di loro, è una poliziotta. Dopo questa terribile vicenda, è stata convocata ieri e nuovamente trasferita: da oggi lavorerà negli uffici amministrativi in Questura a Matera.

409 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views