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Violenze sessuali, soldi e abusi in cambio di “energia positiva”: arrestato falso guru

Un uomo di 46 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale per gli abusi sui seguaci di una sorta di setta. L’uomo, infatti, faceva iscrivere (a pagamento) i clienti alla sua associazione, promettendo di riuscire a sviluppare “energia positiva” e trovare l’armonia con se stessi. Ma l’uomo abusava di loro e li convinceva a lavorare gratis per lui.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un falso guru, un vero e proprio “santone” che provava a convincere i suoi seguaci a sviluppare “energia positiva” con l’obiettivo di portare avanti un percorso per poter arrivare a vivere in armonia con se stessi. Un percorso che, per gli adepti, aveva un costo non indifferente, con cifre notevoli da versare al finto guru. Che non contento, inoltre, era protagonista di violenze sessuali sulle vittime, abusando di loro con la scusa che la violenza avrebbe velocizzato il processo di purificazione, liberando i clienti da pregiudizi e blocchi mentali. L’uomo, 46 anni di origine toscana, è stato arrestato dagli agenti delle squadre mobili di Firenze e Siena.

Le accuse di violenza sessuale

L’arresto segue l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Firenze: per il 46enne arresti domiciliari e obbligo di dimora per una 50enne, compagna del santone all’epoca dei fatti. Gli indagati sono accusati di violenza sessuale, esercizio abusivo della professione medica e della professione di psicologo psicoterapeuta. I due avevano fondato un’associazione che organizzava corsi a pagamento per aiutare le persone a sviluppare “energia positiva”.

I corsi e i favori al falso guru

I seguaci frequentavano i corsi e inoltre dovevano acquistare amuleti, dischi, pietri e altri oggetti che potevano costare anche fino a 800 euro. Non solo, perché i seguaci venivano anche convinti a svolgere, quotidianamente, prestazioni lavorative per l’associazione o anche nell’abitazione dell’indagato. Che esercitando una forte sudditanza sulle vittime impediva loro anche di avere relazioni familiari e sociali. Per condizionarli ulteriormente, inoltre, l’uomo utilizzava anche il metodo dell’ipnosi. il 46enne, inoltre, esercitava la professione di psicologo psicoterapeuta senza averne diritto. Le indagini sono partite dopo la testimonianza di una madre, preoccupata per il comportamento del figlio, studente universitario.

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