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Violentata e minacciata con un’accetta: polizia salva donna prigioniera di due uomini

Picchiata, stuprata e tenuta segregata sotto minaccia con un’ascia: una donna è stata salvata e soccorsa dalla polizia in un ex camping in provincia di Rimini dopo una segnalazione. La vittima era tenuta prigioniera da due uomini di 53 e 35 anni, ora denunciati a piede libero per violenza sessuale, lesioni personali e minacce. È accaduto a Viserbella.
A cura di Angela Marino
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foto di archivio
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È accaduto a Viserbella, in provincia di Rimini, dove la polizia è intervenuta per salvare una donna tenuta prigioniera in un ex camping. La vittima, ripetutamente stuprata e picchiata era tenuta segregata sotto minaccia. Due uomini di 53 e 34 anni la terrorizzavano con una accetta tenendola prigioniera nello stabile in disuso alla periferia di Viserbella. I due aguzzini, due cittadini romeni identificati dalla polizia di Rimini, al momento sono indagati a piede libero per violenza sessuale, lesioni personali e minacce.

La donna, invece, è stata soccorsa e portata in ospedale. È accaduto nella notte tra sabato e domenica 19 e 20 aprile, quando gli agenti delle Volanti sono intervenuti a seguito di una segnalazione nello stabile abbandonato. Si tratta dell'ennesimo episodio di violenza di genere avvenuto nei giorni della pandemia, un periodo particolarmente delicato per le dinamiche relazionali tra vittime e carnefici costretti sotto lo stesso tetto dalle esigenze sanitarie dettate dall'emergenza coronavirus. Femminicidi, aggressioni e maltrattamenti sono i reati all'ordine del giorno da quando sono iniziate le restrizioni.

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