Verona, riceve l’avviso di sfratto e fa esplodere la sua casa: morto dopo 6 giorni
Non ce l’ha fatta Anselmo Menagazzi, l’uomo di cinquantuno anni che la scorsa settimana aveva fatto esplodere un appartamento a Verona, nel quartiere Veronetta. L’uomo è morto nella notte all’ospedale di Borgo Trento, dove era stato portato in gravi condizioni dopo l’esplosione. L’episodio risale a venerdì scorso, il 18 settembre: Anselmo Menegazzi, seguito da tempo dai servizi psichiatrici dell'Ulss e da un amministratore di sostegno, secondo quanto ricostruito aveva aperto il gas innescando l’esplosione del suo appartamento in una palazzina dell'Agec, l'azienda comunale che gestisce gli edifici comunali. L'esplosione dell’appartamento, intorno alle 8 del mattino, aveva anche scatenato un incendio, causando l'evacuazione di quattro famiglie, rimaste senza alloggio.
L'uomo travolto dall'esplosione che aveva causato – Il cinquantunenne, travolto dalla stessa esplosione che aveva causato in casa, aveva riportato gravissime ustioni e dopo sei giorni in ospedale nella notte è deceduto. Stando a quanto ricostruito, Menagazzi avrebbe compiuto il suo folle gesto dopo aver ricevuto dalla proprietà dello stabile la comunicazione della decadenza dell'assegnazione dell’alloggio. Oltre all'uomo, un'altra persona è rimasta ferita in modo grave.
Indagano i carabinieri – Sul posto a Verona erano intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell'antico stabile, che è diviso da una corte interna, i carabinieri a cui sono affidate le indagini e la polizia locale. Sul luogo dell'esplosione era intervenuto anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina, che aveva confermato l'immediato impegno dell'amministrazione comunale per dare un tetto agli inquilini costretti a lasciare la casa.