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Venezia, l’isola di Poveglia è in vendita: i cittadini provano a comprarla per renderla un parco

L’isola di Poveglia è di nuovo in vendita e i cittadini della laguna di Venezia si sono organizzati per poterla riacquistare e convertire in un parco pubblico per i residenti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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L'isola di Poveglia è di nuovo in vendita. Nella laguna di Venezia, in realtà, sono ben due le isole in vendita: quella di San'Andrea, accesso alla città storica, e quella di Poveglia. Sono parecchie le isole veneziane già cedute o concesse ai privati, quasi sempre per fini ricettivi. I cittadini però non vogliono arrendersi alla perdita di pezzi di città, soprattutto a beneficio del turismo, e stanno cercando di unire le forze per acquistare Poveglia e Sant'Andrea.

Il 1 febbraio del 2023 scadrà il bando per l'acquisto di Sant'Andrea. La notizia ha messo in allarme le associazioni per il territorio che denunciano la volontà da parte dell'Agenzia del demanio di lasciare "carta bianca ai privati". "Come permettere a chiunque di comprare il Colosseo" ha dichiarato alla testata Il Fatto Quotidiano Flavio Cogo, scrittore e ambientalista impegnato con l’associazione AmbienteVenezia.

Il timore è che un privato possa limitare la fruibilità al pubblico e deturpare il paesaggio, soprattutto se in nome dell'ennesimo resort per turisti.

Anche Poveglia è stata messa in vendita con la scadenza del bando per le offerte fissata per il 1° febbraio. Per salvarla è nata "Poveglia per tutti", associazione per opporsi alla privatizzazione e prendere in gestione il territorio. L'organizzazione porta avanti la sua battaglia già dal 2014, quando l'Agenzia del demanio mise in vendita per la prima volta l'isola con una base d'asta da zero euro. In quell'occasione, i cittadini si allearono nel tentativo di raccogliere fondi e diventarne proprietari.

L'idea fu un successo: 450mila euro raccolti e migliaia di aderenze, ma lo sforzo non bastò a comprare l'isola. All'asta, infatti, l'associazione si trovò a competere con la Umana spa di Luigi Brugnaro che presentò un'offerta da 513mila euro per la realizzazione di un centro per disturbi alimentari. Per l'Agenzia del demanio, però, nessuna delle due offerte poteva essere considerata congrua e qualche anno dopo l'isola è "tornata sul mercato".

L'associazione ha già annunciato di voler reinvestire il denaro raccolto in una nuova asta per tentare di salvare l'isola dalla privatizzazione. Da dicembre sono ripartiti i tavoli di lavoro per il perfezionamento del progetto per costruire a Poveglia un "polmone verde". L'idea, infatti, è quella di rendere l'isola un parco pubblico con lo scopo di far fiorire anche attività commerciali ed economiche.

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