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Vaccino anticovid: 8 italiani su 10 sono disposti a farlo, ma più della metà è contro obbligatorietà

Il vaccino è in arrivo e, secondo un sondaggio di Emg-Different e Adnkronos, la maggioranza degli italiani è disposto a farselo somministrare. Tra il 77% dei favorevoli, però, il 43% preferirebbe comunque aspettare qualche mese prima di farlo. Diversa l’opinione sull’obbligatorietà: il 53% dei cittadini crede che debba essere una libera scelta.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'arrivo del vaccino anticovid in Italia si avvicina sempre di più, mentre continuano le polemiche e le discussioni tra i cittadini: farlo, non farlo, farlo subito, aspettare, renderlo obbligatorio oppure no. Tante opinioni contrastanti, con gli esperti che ci hanno messo del loro. Metà degli italiani vorrebbero che fosse facoltativo, ma la stragrande maggioranza ora vuole farlo, secondo un sondaggio di Emg-Different e Adnkronos. Oggi è arrivato il via libera al piano di vaccinazione italiano dopo la riunione tra rappresentanti del Governo, Regioni e il commissario straordinario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri. Le prime dosi in arrivo saranno quelle del vaccino Pfizer, saranno 1,8 milioni e verranno somministrate dai primi di gennaio. Inizialmente saranno interessati gli operatori sanitari e sociosanitari, poi anche forze dell'ordine e categorie più fragili.

Secondo il sondaggio, il 53% degli italiani crede che vaccinarsi o no debba essere una libera scelta, mentre il 37% pensa che debba essere obbligatorio per tutti a prescindere. Tra chi lo vuole facoltativo spiccano le donne (56%), mentre gli uomini sono esattamente la metà (50%). Diversa invece la risposta in base alle differenti fasce di età: non vuole l'obbligatorietà il 62% di chi ha meno di 35 anni, il 58% di chi è nella fascia tra 35 e 54 anni e il 44% ha più di 55 anni. In sostanza più cresce l'età più si va verso la richiesta di obbligatorietà. A livello geografico invece, il Nordest ha il 71% della popolazione che vorrebbe il vaccino facoltativo, 61% al Sud, 55% al Nordovest, 46% nelle Isole e 30% al Centro.

Oggi, spiega il sondaggio, solo il 19% si dice contrario al vaccino, ovvero che se oggi fosse disponibile e potesse scegliere non lo farebbe. In totale il 77% del campione considerato nell'indagine dice di essere disponibile a farsi somministrare il vaccino, ma attenzione: solo il 34% lo farebbe subito senza esitazioni, mentre il 43% aspetterebbe comunque qualche mese. La prevalenza tra chi vorrebbe fare il vaccino è maschile (82%), mentre le donne sono leggermente meno convinte (73%). Ancora una volta cambia la percezione della questione vaccino in base alle fasce di età: disponibile a farlo il 63% degli under 35, il 71% di chi è tra i 35 e i 54 anni e il 90% di chi ha più di 55 anni. A prescindere dalla preferenza nell'obbligatorietà, salendo di età si nota anche una maggiore propensione a volersi vaccinare. A livello geografico la situazione cambia: al Nordest l'87% è favorevole al vaccino, poi c'è il Centro con l'85%, il Nordovest con il 78%, si scende invece nelle Isole con il 71% e al Sud con il 65%.

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