609 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Uccide suocera con un coltello, il marito: “Non è vero che mia madre l’ha aggredita. Voglio il divorzio”

L’omicidio si è consumato a Pietraperzia, in provincia di Enna. Laura Di Dio, 32 anni, ha confessato il delitto di Margherita Margani, ma il suo avvocato insiste sulla “legittima difesa”. Il marito e figlio della vittima, Francesco Arnone, però nega che la madre possa aver mai maltrattato la donna.
A cura di Biagio Chiariello
609 CONDIVISIONI
Laura Di Dio, Francesco Arnone, Margherita Margani
Laura Di Dio, Francesco Arnone, Margherita Margani

"Escludo categoricamente che mia madre abbia mai potuto aggredire mia moglie, non credo alla sua versione". Francesco Arnone prende definitivamente le distanze dalla donna che per anni è stata la sua compagna di vita. Laura Di Dio, 32 anni, casalinga e madre di due figli, il 4 febbraio scorso è stata arrestata per l’omicidio della suocera Margherita Margani, di appena 61 anni. Un delitto che si è consumato sabato pomeriggio in un appartamento di Pietraperzia, in provincia di Enna. Dopo l’arresto della moglie, Arnone aveva provato a difenderla, aveva detto "la amo ancora", aveva tirato in ballo la depressione di lei. Ma ora la sua posizione è cambiata.

Secondo le ricostruzioni, tre giorni fa, era il 4 febbraio, Margherita Margani aveva invitato la nuora per un caffè nonostante tra le due i rapporti fossero tesi da tempo. Al culmine di un'accesa discussione, Laura Di Dio avrebbe impugnato un paio di forbici e si è scagliata contro la suocera infliggendole un colpo mortale alla gola.

La donna si è difesa sostenendo di essere stata lei a subire per prima un’aggressione dalla 61enne. "La mia assistita è stata sottoposta a interrogatorio e ha risposto a ogni domanda, spiegando che è stata la suocera, per prima, a volerla colpire con un coltello", ha affermato il suo legale, Salvatore Timpanaro, che sosterrà la linea della “ legittima difesa”.

Margherita Margani
Margherita Margani

Secondo quando ricostruito fino ad ora dagli investigatori, nel 2018, il cognato della 32enne aveva esploso alcuni colpi di pistola contro Arnone ritenendo che l’avesse picchiata. Il presunto aggressore, Christian Arnone, fu arrestato per tentato omicidio. Ai militari dell'Arma Di Dio ha confidato di "non sopportare più" la suocera. Nel corso dell'interrogatorio ha altresì raccontato che la 62enne si occupava dei suoi figli e che la stessa, su richiesta del figlio, "vigilava" sui suoi comportamenti.

Ma su quest'ultimo punto è stato lo stesso Arnone a chiarire: pare che la moglie soffra di depressione "ma rifiutava di assumere le medicine". Ha raccontato come da mesi non lasciasse più i suoi figli con la moglie per paura che potesse fare loro del male e ha più volte ribadito di avere fatto di tutto per aiutarla quando, un anno e mezzo fa, aveva cominciato a manifestare disturbi depressivi. E intanto c'è attesa per l’udienza di convalida del fermo in corso in queste ore.

609 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views