Tutti i temi di italiano alla Maturità 2025: le tracce di tipologia A, B e C alla prima prova

Ecco tutti i titoli delle tracce uscite oggi alla Maturità 2025 per la prima prova scritta, il tema di italiano. Alle ore 8:30 di oggi, mercoledì 18 giugno 2025, sono stati aperti i plichi telematici del MIM che contenevano i temi di quest'anno, dando ufficialmente inizio all'Esame di Stato per circa 500mila studenti. Alla tipologia A per l'analisi del testo Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, per il tema argomentativo di tipologia B sono stati scelti testi di Piers Brendon, Riccardo Maccioni e Telmo Pievani e infine le tematiche della tipologia C per i testi di attualità sono Paolo Borsellino e Anna Meldolesi e Chiara Lalli .
Quest'anno la prima prova scritta alla Maturità vale un massimo di 20 punti per il voto finale ed è composta dalle classiche sette tracce divise in tre tipologie (tipologia A, analisi e interpretazione di un testo letterario, tipologia B, analisi e produzione di un testo argomentativo, tipologia C, riflessione critica a carattere espositivo-argomentativo su un tema di attualità). Ecco tutte le tracce uscite alla Maturità 2025 con le relative soluzioni già svolte da Chat GPT.
Tracce tipologia A, analisi del testo
Per la Tipologia A, il Ministero prevede l'analisi del testo di due opere, generalmente una poesia e un brano in prosa. Quest'anno, le tracce proposte ai maturandi prevedono una poesia di Pier Paolo Pasolini e un brano tratto da Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.
Tipologia A1, poesia – Pier Paolo Pasolini
L'autore scelto per la prima traccia dell’analisi del testo –tipologia A – della prima prova della Maturità 2025 è Pier Paolo Pasolini. Nello specifico, è stata scelta una poesia tratta dall’opera “Dal diario”, pubblicata nel 1954 dal titolo, “Appendice 1”.

Tipologia A2, prosa – Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Per la prosa è stato scelto un brano di Giuseppe Tomasi di Lampedusa tratto dal famoso "Gattopardo" come seconda traccia dell'analisi del testo (Tipologia A).

Tracce tipologia B, testo argomentativo
Per chi sceglie il testo argomentativo (Tipologia B) della Maturità 2025 si trova davanti tre tracce diverse, suddivise tra B1, B2 e B3. Tra i tempi proposti quest'anno una riflessione sugli Anni Trenta di Piers Brendon, il tema del Rispetto con un articolo di Maccioni e infine l'impatto ambientale a partire da un brano del filosofo Pievani.
Tipologia B1 – Piers Brendon
La prima traccia della tipologia B1 – testo argomentativo – è un testo tratto dall’opera dell’autore Piers Brendon intitolata “Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo”, in cui si parla del New Deal del Presidente Americano Roosevelt.

Tipologia B2 – Riccardo Maccioni
La seconda traccia della Tipologia B – testo argomentativo – è sul tema del “Rispetto” ed è incentrata su un articolo del giornalista di “Avvenire”, Riccardo Maccioni, del dicembre 2024.

Tipologia B3 – Telmo Pievani
La terza traccia della Tipologia B – testo argomentativo – è incentrata su un brano dal titolo “Un quarto d'era (geologica) di celebrità” del filosofo e saggista Telmo Pievani, pubblicato sulla rivista trimestrale “Sotto il Vulcano” che riflette sull’impatto ambientale della nostra attuale civiltà e della cementificazione del territorio.

Tracce tipologia C, il tema di attualità
Il tema d'attualità è generalmente affidato alla Tipologia C, che si suddivide in due tracce. Per il 2025 sono state proposte un brano di Paolo Borsellino sui giovani e una riflessione sull'odio e l'indignazione nel mondo dei social di Anna Meldolesi e Chiara Lalli.
Tipologia C1 – Paolo Borsellino
La prima traccia del tema di attualità – tipologia C – ricorda il giudice Paolo Borsellino attraverso un testo dal titolo “I giovani, la mia speranza”, pubblicato su Epoca nell’ottobre 1992.

Tipologia C2 – Anna Meldolesi e Chiara Lalli
La seconda traccia del tema di attualità – tipologia C- riflette sulle piattaforme di social media, soffermandosi sul fatto che vi proliferano contenuti pensati per scatenare il sentimento dell’indignazione e che, proprio a causa di questo, finiscono per saturare la nostra capacità di indignarsi. Il tutto a partire da un testo di Anna Meldolesi e ChiaraLalli – “L'indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa” – pubblicato su 7-Sette, supplemento settimanale del Corriere della Sera.





