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Trova sul cofano dell’auto sfregiata la scritta “sono gay”: l’episodio di omofobia a Perugia

L’episodio di omofobia a Perugia segnalato a Omphalos Lgbti dalla vittima: “Fa rabbia che nel 2021 dobbiamo ancora assistere ad episodi simili. Questo accade ormai giornalmente con aggressioni, violenze, insulti e offese, che purtroppo trovano spesso giustificazione e legittimazione nei discorsi d’odio di certi personaggi e partiti politici. In tutto questo, la proposta di legge contro l’omofobia rimane ancora bloccata al Senato, ostaggio di Lega e Fratelli d’Italia”.
A cura di Susanna Picone
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Un episodio di omofobia è stato denunciato a Perugia, dove un giovane ha trovato una scritta “sono gay” sul cofano della sua auto e le fiancate del veicolo rigate. L'episodio, avvenuto nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo, è stato segnalato a Omphalos Lgbti dalla stessa vittima, che ha deciso di rimanere anonima. A parlarne Stefano Bucaioni, presidente dell'associazione Lgbti perugina: "Fa rabbia che nel 2021 dobbiamo ancora assistere a episodi simili, l’orientamento sessuale di una persona, effettivo o presunto, utilizzato come un insulto per offendere e deridere. Questo accade ormai giornalmente nel nostro paese, con aggressioni, violenze, insulti e offese, che purtroppo trovano spesso giustificazione e legittimazione nei discorsi d'odio di certi personaggi e partiti politici”.

Bucaioni ha ricordato come, in questo contesto, la proposta di legge contro l'omofobia rimane ancora bloccata al Senato, “ostaggio di Lega e Fratelli d'Italia, che continuano a raccontarci che omofobia e transfobia non esistono". Il disegno di legge contro l'omo-lesbo-bi-transfobia (la Legge Zan di cui si è parlato nei giorni scorsi anche dopo l’aggressione omofoba alla stazione di Valle Aurelia a Roma), dopo l'approvazione alla Camera lo scorso novembre è fermo al Senato dove aspetta da mesi di essere calendarizzato. Oggi pomeriggio dovrebbe riunirsi l'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia del Senato che potrebbe finalmente dare il via libera alla discussione. Omphalo lancia intanto “l’ennesimo accorato appello all'ufficio di presidenza della Commissione Giustizia del Senato”: “L'Italia ha bisogno di una legge che affronti questa piaga sociale e la politica deve smetterla di nascondere la testa sotto la sabbia o peggio osteggiare apertamente qualsiasi intervento a riguardo. La comunità LGBTI è stanca delle indignazioni che puntualmente arrivano trasversalmente da tutti i partiti, quando sono gli stessi partiti che hanno la possibilità di potare a compimento un provvedimento così importante. Sono 30 anni che l'Italia aspetta una legge contro l'omo-lesbo-bi-transfobia, legge già presente in tutti i paesi occidentali ed è ora che la politica si assuma le proprie responsabilità discutendo e votando il provvedimento”.

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