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Trento, l’omogeneizzato era scaduto nel luglio 2019: bimbo di 8 mesi finisce in ospedale

La pappa, da poco acquistata in un supermercato di Trento, era scaduta il 31 luglio 2019, ma i genitori se ne sono accorti solo dopo che il piccolo di otto mesi aveva ormai mangiato. Il bimbo è in ripreso, ma sta ancora poco bene e ha dei puntini sulla pelle. Il padre denuncia: “Non voglio che succeda ad altri”. Il direttore del denuncia: “Abbiamo controlli rigorosi, mi sembra assurdo sia potuto succedere”.
A cura di Biagio Chiariello
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L'omogeneizzato per il bimbo, acquistato in un supermercato di Trento, era scaduto dal luglio 2019. Purtroppo i genitori se ne sono accorti troppo tardi; o meglio solo quando il figlioletto, che ha otto mesi, aveva mandato giù la pappa: poco dopo è stato male al punto da dover ricorrere al pronto soccorso pediatrico. Fortunatamente ora sta meglio. "Quando abbiamo guardato la data sulla confezione siamo sbiancati, non riuscivamo a crederci". Così papà Massimo al Corriere della Sera. Il piccolo ancora non sta bene e quei puntini sulla pelle non se ne vogliono andare. "Con il cortisone passano, ma poi tornano ed è ancora molto agitato, mangia poco", spiega l'uomo.

L'omogeneizzato incriminato

L'omogenizzato (al formaggio fuso e prosciutto) era stato acquistato qualche giorno prima dell'accaduto, mercoledì scorso. "Il giorno dopo — racconta Massimo — la mia compagna ha aperto la confezione e ha preparato la pappa con tre quarti di omogenizzato. Ha mangiato verso le 19 e ha finito tutte le pappe. Subito dopo ha iniziato a vomitare. In un primo momento non ci ho fatto più di tanto caso, anche se non era il solito rigurgito. Abbiamo provato a dargli un po’ di latte e lo abbiamo messo nel box". La situazione non è migliorato, il piccolo non ha dormito la notte. "Allora gli abbiamo dato alcune gocce di tachipirina e per un po’ si è calmato — spiega il papà — ma poco dopo ha ricominciato a piangere, non riuscivamo a capire perché continuava a stare male". Appena si è calmato è stato accompagnato dai nonni che lo accudiscono quando i genitori sono al lavoro, ma anche a casa dei nonni il bimbo ha vomitato, poi diarrea e pianti. Facendo il bagnetto hanno notato anche dei puntini rossi sulla pelle.

Scaduto nel luglio 2019

Verso le 19 la madre ha provato a preparare la cena al bimbo nella speranza che riuscisse a mangiare qualcosa ed è stato allora che riprendendo l’omogenizzato che aveva aperto il giorno prima si è accorta della data di scadenza. "Sul tappo c’era la data del 31 luglio 2019 e sulla confezione la pubblicità della raccolta punti dal 2016 al 2017. Non riuscivamo a crederci". La coppia la mattina dopo, ossia venerdì, ha portato il piccolo al pronto soccorso. "Gli hanno fatto tutti gli esami e dato delle medicine, ma a distanza di quasi una settimana ha gli occhi arrossati e mangia poco". La famiglia ha fatto sapere che sporgerà denuncia. "Io non voglio danneggiare nessuno, ma il pensiero che possa succedere ad altri mi fa stare male, non deve più accadere, per questo ho deciso di fare denuncia". afferma.

Il supermercato si difende così

Il direttore del supermercato assicura: "È ai limiti dell’incredibile — spiega il direttore — che ci sia un prodotto scaduto soprattutto in quell’ambito merceologico mi sembra impossibile. La scadenza più prossima è il 2022, pensare che ci possa essere un prodotto scaduto a luglio 2019 siamo oltre l’impossibile. Abbiamo controlli rigorosi — continua — tutti i dipendenti devono controllare i prodotti ogni volta che arriva la rifornitura e gli omogenizzati sono i più acquistati, il riordino è quotidiano".

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