3.021 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Torturavano disabili e postavano i video sui social: due 14enni condotti in comunità

Avevano torturato insieme ad alcuni amici maggiorenni tre disabili, riprendendo le violenze con il cellulare. Due quattordicenni di Licata sono stati condotti in una comunità per minori. I due risultano incensurati ma, secondo quanto verificato dalle indagini, hanno dimostrato una pericolosità preoccupante per la loro giovane età.
A cura di Gabriella Mazzeo
3.021 CONDIVISIONI
Immagine

Sono stati collocati in comunità i due minori che avevano torturato tre disabili a Licata. A mettere fine all'incubo dei tre indifesi aggrediti sono stati i carabinieri della Sezione Operativa della locale Compagnia che, al termine delle indagini della Procura per i minorenni di Palermo, hanno eseguito le ordinanze di misura cautelare. I militari hanno accompagnato i due 14enni incensurati licatesi in due diverse comunità. I ragazzini facevano parte di una vera e propria gang composta anche da maggiorenni, già arrestati per lo stesso reato. Il gruppo prendeva di mira persone indifese procurando loro sofferenze fisiche e psichiche con violenze e minacce. Le torture venivano riprese con i cellulari e pubblicate sui social con lo scopo di deridere le vittime. In un'occasione, i due ragazzini si sono introdotti di notte nell'abitazione di un uomo disabile, sicuri che stesse dormendo. Lo hanno immobilizzato, comprimendogli la testa con un piede, e gli hanno tagliato i capelli con un rasoio elettrico. Hanno poi cercato di bruciargli i capelli con un accendino e la pelle con una sigaretta.

Un altra scena agghiacciante ripresa dai cellulari dei giovani riguarda l'irruzione in casa di un uomo invalido, schiaffeggiato e umiliato dalla gang. I ragazzi lo hanno picchiato per diverso tempo, sputandogli anche addosso. Oltre alle aggressioni ai disabili, i ragazzini devono rispondere anche delle violenze ai danni di un ex assessore comunale nel parco di Licata. L'uomo è stato preso a bastonate proprio dai due minorenni che volevano vendicarsi del rimprovero ricevuto mentre distruggevano un tabellone del giardino pubblico. Ha riportato la frattura di un dito della mano e un trauma cranico con punti di sutura. I due hanno dimostrato il rischio di pericolosità sociale e una preoccupante aggressività: ecco perché i carabinieri ne hanno disposto l'ingresso in una comunità per minori. Lo scopo è evitare che facciano ancora del male a se stessi e agli altri.

3.021 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views