1.859 CONDIVISIONI

Torino, bimba in ginocchio sulle noci perché ha preso un brutto voto a scuola

Il 40enne patrigno della piccola, di origini romene e residente a Torino, è ora a processo per le violenze e i maltrattamenti nei confronti della figliastra.
A cura di Biagio Chiariello
1.859 CONDIVISIONI
immagine di repertorio
immagine di repertorio

La figliastra di 9 anni prende brutti voti a scuola e lui per punizione la fa mettere in ginocchio sulle noci. Si tratta comunque solo di uno dei tanti ‘metodi correttivi' che un cittadino romeno di 40 anni residente in provincia di Torino avrebbe adottato nei confronti della piccola, maltrattata picchiata e presa a bastonate per qualsiasi sciocchezza. "Non le ho mai fatto del male. Si è inventata ogni cosa – ha provato a giustificarsi l'uomo, ora a processo – riportando i racconti della mia infanzia. Io venivo picchiato, bastonato e costretto a stare in ginocchio sui gusci di noci. Si faceva così a quei tempi, quando c’era il comunismo. Quando c’era Ceausescu".

I fatti a Torino

Gli episodi contestati dalla Procura di Torino si riferiscono al 2018, quando la bimba frequenta la quarta elementare, come riporta il Corriere della Sera. Stando a quanto ricostruito, la piccola trascorre i primi anni di vita in Romania con i nonni. La madre si trasferisce poi in Italia per lavoro e all’inizio non riesce a prendersene cura. Poi la donna conosce l’imputato: si sposano e cercano di mettere su famiglia. La coppia ha un'altra figlia e a quel punto la figliastra dell'uomo non viene più vista come all'inizio. Basta un brutto voto a scuola per finire in ginocchio sui gusci di noci.

La bimba allontanata da casa

Se la madre non pare (o non vuole) accorgersi di nulla, le insegnanti a scuola invece capiscono che c'è qualcosa che non va. Un giorno l'alunna rivela di aver dolori alla schiena. Quando la maestra le solleva la maglia scopre i segni delle violenze. La portano in ospedale, intervengono i servizi sociali. È il 9 dicembre del 2018 e la bambina viene immediatamente trasferita in una comunità. Alla madre viene notificato l’allontanamento, ma lei appare del tutto indifferente nei confronti della figlia che definisce "una bugiarda patologica".

Le violenze choc

La giovanissima racconta quindi le violenze e i maltrattamenti subiti e sotto accusa finisce il patrigno. L'elenco è agghiacciante: escoriazione sul naso, una lesione di 21 centimetri sul braccio, altre ancora sulla spalla, sulla tibia, sui glutei, sulle cosce, sullo sterno, sopra i capezzoli, sulle ginocchia e lungo la schiena. L'uomo però si difende e parla "solo di qualche sculacciata".  La sentenza è attesa per il 17 febbraio.

1.859 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views