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Terremoto, sciame sismico ed esplosioni sull’Etna: eruzione di Natale del vulcano

In poche ore i sismografi dell’Ingv hanno registrato diverse scosse superiori a magnitudo 3. La più forte ha avuto intensità superiore a magnitudo 4. Da questa mattina decine di scosse superiori a magnitudo 2.5, sempre con epicentro sull’Etna, nella città metropolitana di Catania. Tutta colpa di una nuova eruzione del vulcano che ha lasciato nei cieli una lunga nube di cenere.
A cura di Antonio Palma
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La terra continua a tremare in Sicilia dove nella mattinata di lunedì 24 dicembre uno sciame sismico ha colpito il parco dell'Etna, nel Catanese, con una serie di scosse di terremoto di intensità superiore a magnitudo 3. Quella più violenta è stata registrata dai sismografi dell'Ingv poco dopo le 13 e ha avuto intensità pari magnitudo 4 della scala Richter. Secondo i rilievi dell'Istituto di geofisica e vulcanologia, l'evento sismico ha avuto epicentro sulle pendici del vulcano a circa sei chilometri da Zafferana Etnea e Milo, con coordinate geografiche (lat, lon) 37.72, 15.04 ed ipocentro ad una profondità di 2 km. Numerosi i comuni nel raggio di venti chilometri.

La scossa di terremoto è stata preceduta e seguita da altri eventi sismici di intensità superiore a magnitudo 3, il  più forte di magnitudo 3.9 con coordinate geografiche (lat, lon) 37.74, 14.97 ed ipocentro ad una profondità di 1 km. Nessun comune nel raggio dei dieci chilometri. A circa tredici chilometri invece i centri di  Ragalna, Zafferana Etnea, Bronte, Milo e Maletto. Mezz'ora prima un'altra scossa localizzata ad una profondità di 1 km e con epicentro a 5 chilometri da Linguaglossa, sempre sull'Etna, con coordinate geografiche (lat, lon) 37.81, 15.11. La mattinata della Vigilia di Natale però è stata decisamente movimentata per la città metropolitana di Catania: in appena un'ora, dalle 9.59 alle 11.08 i sismografi dell'Ingv hanno registrato nella stessa zona ben sette scosse superiori a magnitudo 2.5. Le più intense alle 10.59 e alle 11.08 che hanno fatto segnare magnitudo 3.1. L'epicentro esattamente nello stesso posto, a circa 11 chilometri da Milo, sempre sull'Etna. La scossa principale è stata poi seguita da altre scosse superiori a magnitudo 3.

Sull'Etna i sensori dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia di Catania hanno continuato a registrare scosse sismiche per tutta la giornata , la più forte delle quali ha superato magnitudo 4. Quest'ultima nel tardo pomeriggio, pochi minuti prima delle 18 sempre con epicentro tra Zafferana Etnea e Milo ed ipocentro a una profondità di circa 2 chilometri. La magnitudo è stata di 4.3

Le scosse sono state accompagnate da esplosioni e una nuova eruzione dell'Etna che ha lasciato nei cieli una lunga nube di fumo e cenere come si vede dalle immagini scattate dai residenti. Al momento non si segnalano danni a persone o cose. Secondo gli esperti, l'eruzione di Natale dell'Etna ha aperto una frattura eruttiva alla base del cratere di Sud-Est dove è in corso un'attività esplosiva. Dopo l'eruzione è stata immediatamente programmata una riunione dell'unità di crisi dello scalo aeroportuale di Catania che è rimasto bloccato per circa un'ora a causa della violenta e copiosa emissione di cenere lavica dall'Etna ed è tornato pienamente operativo dalle 15 anche se con limitazione nei voli, con quattro atterraggi l'ora. Lo rende noto la Sac, spiegando che le informazioni sui voli saranno comunicate dalle compagnie aeree.

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