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Terremoto in Emilia, nuove scosse e notte di pioggia per i tremila sfollati

La notte nelle zone colpite dal terremoto non è stata semplice: la terra ha continuato a tremare nelle province di Modena e Ferrara e il lavoro dei soccorsi è reso ancor più complesso dal maltempo.
A cura di Susanna Picone
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La notte nelle zone colpite dal terremoto non è stata semplice: la terra ha continuato a tremare nelle province di Modena e Ferrara e il lavoro dei soccorsi è reso ancor più complesso dal maltempo.

La notte successiva al forte terremoto che ha scosso l’Emilia Romagna è stata caratterizzata dalle nuove scosse che hanno terrorizzato ancora le provincia di Modena e Ferrara e dalla forte pioggia che rende il lavoro dei soccorsi particolarmente difficile. Dopo la prima scossa di sabato notte che ha ucciso 7 persone (quattro operai impegnati in un turno di notte e tre donne, due delle quali colte da un malore), in tantissimi sono usciti dalle proprie abitazioni: secondo la Protezione Civile sono circa tremila gli sfollati che non possono tornare alle proprie case crollate o dichiarate inagibili, oltre a quelli che per paura di nuovi forti scosse di terremoto hanno preferito trascorrere la notte per strada, dormendo in auto. Secondo le prime stime sono almeno 900 le persone che stanotte hanno dormito fuori casa.

La priorità è assistere gli sfollati – Il maltempo e le basse temperature rendono la vita dei cittadini emiliani e dei soccorsi ancor più difficili: gli uomini della Protezione civile, i Carabinieri e i vigili del fuoco si stanno occupando di mettere in sicurezza coloro che si trovano nelle zone più colpite dal sisma, si montano tende, cucine da campo e punti di accoglienza. Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, e Finale Emilia, nel modenese, sono due tra i Comuni maggiormente invasi dalle macerie e dalla distruzione. Per mettere in sicurezza i tanti palazzi danneggiati ci vorrà tempo, intanto a breve arriverà la conferma dello stato d’emergenza nazionale. Anche il premier Mario Monti, impegnato negli Stati Uniti per il G8, ha deciso di anticipare il suo ritorno in Italia considerati i gravi fatti avvenuti nel finesettimana.

Evacuati ospedali e scuole chiuse – I danni al patrimonio artistico sono notevoli mentre si è stati costretti ad evacuare per precauzione anche l’ospedale di Finale Emilia e il carcere di Ferrara. Tante le scuole che oggi restano chiuse a Ferrara, sospese anche diverse manifestazioni di pubblico spettacolo.

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