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Sisma, gravi danni a monumenti e alle fabbriche di Parmigiano e Grana

Il sisma ha provocato ingenti danni ad aziende, serre e fienili, provocando anche crolli e crepe in palazzi ed edifici di interesse storico e culturale.
A cura di Daniela Caruso
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Terremoto in Emilia

A causa del sisma che ha colpito l'Emilia alle ore 4,04 di questa notte, si sono registrati danni ad edifici storici e rurali e alle aziende stimati per milioni di euro. A riferirlo un monitoraggio della Coldiretti, la quale ha sottolineato che si sono verificati decine di crolli anche a case, stalle, fienili, serre, nonché macchinari da lavoro lesionati. A Sant'Agostino, nel ferrarese, è crollato un impianto fotovoltaico installato su un capannone, nel quale era conservati degli attrezzi agricoli e dei macchinari appartenenti a Mirco Tartari, un membro della giunta della Coldiretti di Ferrara. Sant'Agostino è ubicato sull'alveo del fiume Reno, che poggia su un terreno sabbioso: per questo motivo, la falda acquifera si è alzata, facendo fuoriuscire l'acqua fuori dai pozzetti.

Danni ingenti a serre, piante e aziende: la Coldiretti ha comunicato, inoltre, che danni consistenti si sono avuti a Medolla, nel modenese, dove i vetri di diverse serre sono scoppiati a causa del forte sisma che ha attraversato la zona. Scoperchiate diverse serre. Rovinate oltre alle strutture anche le piante ivi coltivate. Per lo spavento, gli animali hanno ridotto, di conseguenza, anche la produzione di latte. L'Anas ha attivato squadre di emergenza per porre sotto controllo le aree colpite dal terremoto: si stanno operando, infatti, verifiche a gallerie e viadotti, per accertarsi che queste strutture non abbiano subito danni consistenti. L'Anas gestisce 135 km di raccordi stradali e autostradali nella provincia di Ferrara e 150 km nella provincia di Modena. Gli accessi ai centri abitati sono in buone condizioni: si stanno effettuando controlli anche in Veneto e in Lombardia.

Colpito dal terremoto anche il patrimonio artistico e culturale: una serie di verifiche si stanno operando anche nelle zone di interesse artistico. I militari dello speciale nucleo di tutela del patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma, nelle quali è stato avviato un programma di monitoraggio degli edifici antichi e storici che hanno subito lesioni a causa delle forti scosse.

Segnalati anche crolli in magazzini Grana e Parmigiano con milioni danni e migliaia di forme  di formaggio distrutte, si parla di perdite per 50 milioni di euro. In particolare nel Mantovano: circa 200mila forme di Grana e di Parmigiano impilate nei locali di stagionatura – rende noto Coldiretti Lombardia – sono cadute a terra da diversi metri di altezza, o si sono ammassate una sull'altra in bilico sui ripiani, tanto che è pericoloso entrare nei magazzini perché c'è il rischio che vengano giù a valanga. Un pericolo mortale – spiega la Coldiretti Lombardia – visto che ogni forma pesa fra i 36 e i 38 chili. Le scosse hanno anche rovesciato il latte contenuto nelle "caldere", le grandi vasche semi cilindriche per la lavorazione del formaggio.

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