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Terremoto Firenze, l’esperto Ingv: “Oltre una trentina di scosse finora, ma nessun allarme”

Thomas Braun (Ingv) spiega a Fanpage.it quale è la situazione in provincia di Firenze dopo il terremoto registrato ieri e avvertito dalla popolazione fino a Pistoia, Prato e Siena: “Finora registrate una trentina di scosse, ma non è situazione di emergenza”.
A cura di Ida Artiaco
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"Fino ad ora sono state una trentina le scosse, ieri la più forte è stata quella di 3.7 delle 17:50 seguita da quella di 3.4 delle 22:14 e da un'altra che pure è stata avvertita intorno alle 23 di 2.7. Tutte le altre sono state più deboli". Thomas Braun, sismologo dell'Osservatorio Sismologico di Arezzo (OScAR) dell'Ingv, ha spiegato così a Fanpage.it quale è la situazione in provincia di Firenze dopo il terremoto registrato ieri e avvertito dalla popolazione fino a Pistoia, Prato e Siena. Tanta la paura, ma, secondo l'esperto, non c'è nessun allarme.

"Per la zona i terremoti sono abbastanza frequenti – ha sottolineato Braun -. L'ultimo episodio di una certa rilevanza risale al 2014 con epicentro a Greve in Chianti di 4.2, ma ce ne sono stati altri anche a Castel Fiorentino e Certaldo che arrivano a 3.5/3.9. Sono terremoti moderati delle crosta superiore, che si verificano lungo delle faglie che sono perpendicolari all'Appennino. Per capire cosa succede possiamo immaginare di essere fermi a semaforo lungo una strada a più corsie. Le macchine sono una accanto all'altra e quando scatta il colore verde tutti partono ma a velocità diverse. Allo stesso modo, dei settori della crosta terrestre si muovono più veloci rispetto a quelli vicini. Ed è questa la situazione che osserviamo al momento. Ci sono delle faglie trasversali che si muovono una rispetto all'altra, lavorando per accumulare lo stress che viene dal sistema di faglie che si estende lungo l'Appennino".

La situazione resta comunque sotto controllo: "Per quanto riguarda il monitoraggio sismico – ha precisato Braun – è tutto realizzato dalla sala sismica a Roma in tempo reale, hanno sotto controllo tutta la Penisola. Non c'è particolare attenzione, ogni mese abbiamo tantissimi terremoti di questa entità. Non è una situazione di emergenza". Impossibile, però, sapere cosa accadrà nelle prossime ore: "Non possiamo fare previsioni. Ma per valutare questa sequenza possiamo guardare al passato e prendere come esempio comparativo quella del 2014 del Chianti, che è durata alcuni giorni. La scossa maggiore fu di 4.2 e ci furono un centinaio di altri sismi nei giorni a seguire. Normalmente sono queste le dinamiche di questi eventi", ha concluso.

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