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Terni, calci e pugni contro un disabile per rapinarlo: due persone in manette

Lo hanno aggredito alle spalle, approfittando del fatto che potesse muoversi a fatica. Così, a calci e pugni, sono riusciti a sottrarre il portafoglio a un 51enne disabile che a fatica è riuscito a rientrare nella sua abitazione dopo il pestaggio e avvertire i familiari che hanno subito chiamato le forze dell’ordine.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Due persone sono finite in manette con l'aggravante di essersi accanite contro un disabile. Lo hanno aggredito alle spalle a Terni, nei pressi dell'androne condominiale di via porta San Giovanni nel pomeriggio del 4 dicembre scorso, e hanno approfittato del fatto che l'uomo si muoveva a fatica per rubargli il portafoglio. I due aggressori sono stati incastrati dalle immagini delle telecamere e sono stati identificati: si tratta di una donna, classe 2000, e un uomo del '78. 

Il 51enne disabile era sceso in strada appoggiandosi al suo carrellino per gettare la spazzatura, ma poco prima di rincasare era stato colto alle spalle dai due aggressori che lo avevano violentemente gettato a terra. Gli hanno tappato la bocca con una mano, lo hanno picchiato per non farlo dimenare e sono riusciti così a sfilargli il portafoglio dalla tasca contenente documenti, bancomat e 160 euro. Con molta fatica, l'uomo è riuscito a rimettersi sulle sue gambe e far rientro a casa, dove è stato soccorso dai parenti. Nel giro di pochi minuti i carabinieri hanno iniziato le indagini e l'uomo, molto scosso, ha ripercorso i fatti senza però riuscire a collocare nel tempo quanto si è verificato.

Il condominio però è dotato di un impianto di videosorveglianza: la visione delle registrazioni delle ore precedenti ha consentito alle forze dell'ordine di individuare i due aggressori. Nei frame i carabinieri sono riusciti ad individuare senza alcun dubbio la donna nonostante la mascherina, con altri precedenti penali. L'uomo è stato invece individuato grazie a un dettaglio: i pantaloni strappati indossati già in occasione di altri crimini. Il giorno della rapina, poche opre dopo i fatti, la donna si era presentata in questura per apporre la firma di controllo perché sottoposta alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno: addosso aveva gli stessi indumenti individuata nelle immagini della telecamera.

Nel corso della perquisizione a casa della donna, i militari hanno sorpreso l'uomo che cercava di nascondersi tra lenzuola e coperte all'interno del letto contenitore. Il tunisino è stato condotto presso il carcere di Sabbione, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

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