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Covid 19

Tasso mortalità nei non vaccinati è 27 volte superiore a chi ha fatto il vaccino. Il report Iss

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità che si aggiungono a quelli del monitoraggio settimanale diffuso nella giornata di ieri 28 gennaio. Booster efficace al 96% contro malattia grave.
A cura di Biagio Chiariello
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Un tasso di mortalità per i non vaccinati contro il Covid 27 volte superiore rispetto ai vaccinati con dose booster, la stessa differenza statistica per il rischio di ricovero in terapia intensiva. Mentre il tasso di ricovero nei reparti ordinari è 10 volte più alto nei no vax. Per gli immunizzati con due dosi di vaccino da 120 giorni la protezione contro il decesso è invece di 9 volte maggiore rispetto a chi ha deciso di non ricevere il vaccino. È quanto emerge dal bollettino settimanale della sorveglianza integrata dell'Istituto Superiore di Sanità. "Il tasso di ospedalizzazione standardizzato per età- si legge nel report – relativo alla popolazione di età 12 anni nel periodo 10/12/2021-09/01/2022 per i non vaccinati (302,7 ricoveri per 100.000 ab.) risulta circa otto volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni (40,1 ricoveri per 100.000 ab.) e circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (29,4 ricoveri per 100.000 ab.)".

Report Iss su ricoveri

Il monitoraggio ISS riporta un paragone di percentuali anche per quanto riguarda i ricoveri in rianimazione. "Il tasso di posti letto in terapia intensiva nei non vaccinati risulta circa 18 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da 120 giorni", spiegano gli esperti. Si tratta infatti di 35,6 ricoveri in terapia intensiva per 100.000 abitanti contro i 2,0 della popolazione vaccinata. Anche in questo caso il gap aumenta con i boosterati: i No vax corrono il rischio di finire intubati circa 27 volte di più rispetto a quelli che hanno ricevuto il richiamo di vaccino anti Covid.

L'efficacia della terza dose anti Covid

In percentuale, l'efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 è pari al 64% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 51% tra i 91 e 120 giorni, e 36% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale; pari al 68% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster. L'efficacia nel prevenire casi di malattia severa è pari a 92% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 86% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni, mentre è al 96% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster

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