1.240 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Stefano, morto nel pozzo, il papà: “Ormai non c’è più. Sapere com’è successo ci interessa poco”

Le parole di Roberto Borghes, padre di Stefano, il bimbo di 12 anni caduto nel pozzo del parco Coronini Cronberg, sono quelle di uomo distrutto dal dolore. Non c’è rabbia e neppure odio: “Questa è una situazione che non sappiamo ancora come affrontare. Dobbiamo ancora capire di cosa abbiamo bisogno”.
A cura di Biagio Chiariello
1.240 CONDIVISIONI
Immagine

“Sapere con esattezza cosa è successo, in questo momento, ci interessa poco. Sappiamo solo che è successo e che siamo senza parole”. Queste le parole di Roberto Borghes, il papà di Stefano, il bambino di 12 anni precipitato in un pozzo artesiano di trenta metri a Gorizia, nel cuore del Parco Coronini Cronberg. Il bimbo sarebbe salito sulla botola metallica che in quel momento era chiusa ma ha ceduto sotto il suo peso lasciandolo cadere nel vuoto. Purtroppo non ce l’ha fatta.

Il suo papà è chiaramente provato dal dolore, eppure nella sua voce non c’è rabbia, non c’è risentimento e neppure odio, come evidenzia Il Piccolo. L’uomo è consapevole che il suo bambino non tornerà indietro: nulla potrà restituirgli il figlio e allora deve guardare avanti e farsi forza. “Siamo senza parole – ribadisce -. Le persone che conoscevano Stefano ci stanno vicine. Lo affronteremo insieme. Anche se non sappiamo come. Dobbiamo ancora capire di cosa abbiamo bisogno. Nessuno sa come fare in queste situazioni. Non ci sono precedenti”.

Gli inquirenti stanno indagando sull’accaduto e hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo. Però nel registro degli indagati ancora non è stato scritto nessun nome. Si cercherà di capire se ci sono eventuali responsabilità. Inoltre vogliono capire se la copertura del pozzo era a norma.  Secondo l’associazione che gestisce il parco era sicura ed il personale addetto, l’ha controllata proprio di recente. Mentre per i soccorritori intervenuti era instabile e precaria. L’inchiesta al momento è affidata al magistrato Ilaria Iozzi. Sul corpo del bimbo hanno disposto l’autopsia

1.240 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views