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Si ‘mangia’ un orologio e finisce in ospedale: operazione d’urgenza per rimuoverlo dallo stomaco

L’equipe della Struttura di Gastroenterologia del Santa Maria della Misericordia di Udine è riuscita a estrarlo dallo stomaco, evitando al paziente possibili complicazioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Un uomo di 52 anni ha ingerito un orologio di plastica ed è stato portato d'urgenza al Santa Maria della Misericordia di Udine dove l’equipe medica e infermieristica della Struttura di Gastroenterologia è riuscita ad estrarre il corpo estraneo dallo stomaco evitando al paziente possibili complicazioni legate al passaggio dell’oggetto lungo il tratto digestivo. I fatti sono avvenuti nella giornata di ieri, domenica 30 maggio.

“Qui a Udine interveniamo su 30-35 casi all'anno – spiega la dottoressa Debora Berretti, direttore della Struttura di Gastroenterologia dell’Ospedale di Udine – di questi 10-15 riguardano i bambini mentre per il resto si tratta di persone adulte: il 70% sono ingestioni accidentali e il 30% volontarie (pazienti con problemi psichiatrici, detenuti o corrieri della droga)”.

Nell'inventario dei corpi estranei ingoiati c'è davvero di tutto: dalla lisca di pesce ai noccioli di frutta, dal pezzo di giocattolo alla protesi dentaria, dalla moneta al cacciavite, dalla lametta all’ovulo di droga, dai magneti fino alle pile a stilo oppure a disco. Per non parlare dei bocconi di cibo. “L'ingestione di corpi estranei non è un evento raro – precisa la Berretti – La maggior parte riesce a transitare spontaneamente attraverso il canale alimentare e viene espulsa con le feci”, ma "il 10-20% rimane intrappolato nell'esofago o nello stomaco e va rimosso per via endoscopica. Meno dell'1% richiede un'operazione chirurgica”.

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