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Senegal: un morto durante le proteste

Altra giornata di proteste a Dakar dove l’opposizione ha organizzato ancora una manifestazione per oggi pomeriggio. Resta in carcere il leader dell’opposizione e la capitale rischia di essere ridotta a ferro e fuoco.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Proteste anti governo in Senegal

Continuano le proteste in Senegal in vista delle elezioni presidenziali. Dakar si prepara alla seconda giornata di manifestazioni contro la decisione di ammettere alle presidenziali il leader uscente, Abdoulaey Wade. Se fosse eletto Wade inizierebbe il terzo mandato in palese violazione della costituzione. Nel corso degli scontri di ieri è rimasto anche ucciso un giovane nella periferia della città. Una morte del tutto casuale visto che il ragazzo non era coinvolto negli scontri. Le autorità musulmane hanno infatti testimoniato che il ragazzo era semplicemente uscito per comprare il pane. Era appena uscito dal panificio quando il giovane è stato colpito da un masso lanciato dai manifestanti. La ferita riportata l'ha lasciato senza scampo e a nulla sono serviti i soccorsi. Una morte accidentale che rischia di essere una delle molte che potrebbero verificarsi nei prossimi giorni.

L'opposizione sembra inflessibile e non vuole lasciare l'occasione delle elezioni in mano al presidente uscente e dalla candidatura fuorilegge. Per oggi sempre a Dakar sono state indette altre mobilitazioni e gli scontri sembrano essere inevitabili. E' prevista a piazza Indipendenza alle 15 di oggi un ulteriore sit in. Ad annunciarlo è stato Alioune Tine, leader del movimento di rivolta 23 giugno. Un movimento nato per contrastare i soprusi perpetrati proprio dal presidente uscente Wade che non è al primo abuso di potere. Il presidente ha infatti fatto escludere dalla competizione elettorale il famoso cantante Youssou N'Dour che aveva raccolto numerose adesioni tra la società civile. Non solo esclusioni eccellenti ma anche altre decise con la forza come quella che ha estromesso il leader dell'opposizione Bamba Dieye.

Wade ha infatti ordinato il suo arresto lasciando nessuna scelta al popolo in quelle che dovrebbero essere libere elezioni. Di fatto i senegalesi possono scegliere solo lui in un'elezione senza oppositori e a favore di un candidato che per legge non potrebbe presentarsi. Inevitabili le proteste dell'opposizione e della società civile che hanno infiammato lo scorso week end. Fino ad oggi il giovane uscito dal panificio è la seconda vittima degli scontri in vista delle elezioni di domenica prossima.

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