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Covid 19

Scoprì i segreti del Covid in laboratorio, Gabriella è Cavaliere della Repubblica ma resta precaria

La ricercatrice salentina era nel team dell’ospedale Sacco di Milano che in piena emergenza pandemica ha fatto scacco al virus. Oggi è cavaliere della Repubblica e continua il suo lavoro. Con 1.200 euro al mese: “Non vedo l’ora di tornare dalla famiglia a Galatina” dice.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha lavorato sei giorni e sei notti in un team di ricercatori precari il cui obiettivo era isolare il ceppo italiano del Covid 19 all’ospedale Luigi Sacco di Milano. Ora la ricercatrice di Galatina, Arianna Gabrieli, è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica che rappresenta simbolicamente l’impegno corale di tanti concittadini che hanno agito nel nome della solidarietà e dei valori costituzionali nei giorni dell’emergenza coronavirus. Un risultato raggiunto insieme ai colleghi ricercatori Alessia Lai, Annalisa Bergna e Maciej Tarkowski, anche loro insigniti dell’onorificenza.  Mentre a capo del team dell'ospedale Sacco e dell'Università degli studi di Milano c'è Claudia Balotta, che già nel 2003 aveva isolato il virus della Sars; Gianglugliemo Zehender è professore associato.

“Non me lo aspettavo proprio, e provo una grande gioia dopo tanti mesi di lavoro estenuante. Sto proseguendo le mie ricerche per studiare il meccanismo patogenetico del virus" ha detto Arianna a Repubblica. Lei che è e resta una ricercatrice precaria, da 1.200 euro al mese. La sua terra le resta nel cuore – "Non vedo l'ora di tornare a Galatina per riabbracciare la mia famiglia" – e il plauso che arriva dal Quirinale non fa che inorgoglire la sua comunità: "La dottoressa Gabrieli è un esempio di dedizione, impegno e forza di volontà – dice il sindaco di Galatina, Marcello Amante – dà ufficialità a qualcosa che aveva già inorgoglito me e tutta la città di Galatina per questa sua figlia di Noha che con il suo lavoro si è distinta in questi difficili mesi di lotta contro il Covid-19. Sono certo che le attività della nostra ricercatrice proseguiranno senza sosta e continueranno a sorprenderci ancora positivamente".

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