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Scandalo sanità in Lombardia, sei arresti e fondi neri per 56 milioni

L’inchiesta della Procura di Milano sulla Fondazione Maugeri dalla quale sarebbero stati distratti fondi per 56 milioni di euro. In manette, tra gli altri, l’ex assessore Antonio Simone e Pierangelo Daccò, già detenuto per lo scandalo del San Raffaele.
A cura di Susanna Picone
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L’inchiesta della Procura di Milano sulla Fondazione Maugeri dalla quale sarebbero stati distratti fondi per 56 milioni di euro. In manette, tra gli altri, l’ex assessore Antonio Simone e Pierangelo Daccò, già detenuto per lo scandalo del San Raffaele.

Un nuovo scandalo nella sanità ha portato all’arresto da parte della magistratura di Milano di sei persone indagate per presunti fondi neri che girano intorno alla Fondazione Maugeri, colosso della sanità con base a Pavia e articolazioni in tutta Italia. A finire in manette sono l’ex assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Antonio Simone, il direttore amministrativo della Fondazione, Costantino Passerino, il presidente della stessa, Umberto Maugeri (formalmente irreperibile, probabilmente si trova all’estero) e altri consulenti della Fondazione, Pierangelo Daccò, Claudio Massimo e Gianfranco Mozzali. Nello specifico al presidente della Fondazione Maugeri sono stati disposti gli arresti domiciliari data l’avanzata età.

Analizzati i documenti di Daccò, in carcere per lo scandalo del San Raffaele – L’inchiesta portata avanti dalla Guardia di Finanza sarebbe parte di quella sul dissesto dell’ospedale San Raffaele di Milano, lo stesso Daccò è già in carcere a causa di quello scandalo. I reati contestati ai sei sono a vario titolo di associazione a delinquere aggravata dal carattere transnazionale e finalizzata al riciclaggio, appropriazioni indebite pluriaggravate, emissioni di fatture per operazioni inesistenti e frodi fiscali: sarebbero stati commessi dal 2004 al 2011. I magistrati di Milano, Luigi Orsi e Laura Pedio, hanno scoperto, analizzando i documenti sequestrati a Daccò, una consistente somma di denaro distratta dalla Fondazione Maugeri e riciclata attraverso una serie di fondi neri. Secondo quanto ipotizzato dai magistrati si tratta, appunto, di una cifra pari a 56 milioni di euro che arrivavano a Pierangelo Daccò e ad Antonio Simone attraverso operazioni realizzate tra il Lussemburgo, l’Austria e la Svizzera. Il denaro proveniente dall’ente veniva così trasferito indebitamente all’estero.

Il presidente della Regione Lombardia Formigoni sulla vicenda – “Non so assolutamente nulla”, questo il commento di Roberto Formigoni sugli arresti dei vertici della Fondazione Maugeri e dell’ex assessore lombardo Simone. Per il presidente della Regione Lombardia “ogni imprenditore è responsabile della conduzione della propria azienda”, non spetta a lui farsi carico delle vicende delle aziende private lombarde. A chi gli ha chiesto un commento sulla cifra record distratta dalla Fondazione Maugeri Formigoni ha risposto, dispiaciuto, di essere solo minimamente informato sui fatti.

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