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Scala dei turchi, il Comune di Realmonte cede diritti e incassi a un privato: è polemica

Il Comune di Realmonte, in provincia di Agrigento, ha redatto un primo accordo preliminare che concede a un privato cittadino la maggior parte dei proventi legati a diritti su foto e video non strettamente personali che ritraggono la Scala dei turchi e ad attività di merchandising sul marchio.
A cura di Antonio Palma
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È polemica in Sicilia dopo che il Comune di Realmonte, in provincia di Agrigento, ha deciso di arrivare ad un accordo che concede a un privato cittadino la maggior parte dei proventi degli scatti fotografici e di ogni altra ripresa non strettamente personali che ritrae la Scala dei turchi, la suggestiva scogliera bianca a picco sul mare, meta di tanti turisti.  Non solo, il comune di Realmonte ha concesso al privato anche l'uso del marchio "Scala dei turchi" che potrà sfruttare a suo piacimento o concedere a terzi dietro pagamento. Questo significa che al privato andranno anche tutti i proventi legati ad attività di merchandising. Il comune in pratica  si è riservato solo il 30 per cento di ogni entrata futura e la facoltà di promuovere tutti eventi culturali ed istituzionali purché non siano a scopro di lucro.

È questo infatti quello che prevede la prima bozza di accordo tra il comune siciliano e un privato che da anni rivendica la piena proprietà di tutta l’area con conseguenti diritti di accesso e utilizzo: Ferdinando Sciabbarrà. Dopo una lunga battaglia legale, il giudice aveva invitato le parti a provare a trovare un accordo che ora è arrivato a una prima bozza. Secondo il comune, l'accordo infatti serve proprio per evitare altri contrasti visto che il privato non avrà più nessuna pretesa sulla Scala dei turchi. In cambio però l'amministrazione dovrà concedere come contropartita per settant’anni il 70 per cento dei diritti d’immagine pagati per servizi “televisivi, giornalistici, cinematografici per fini commerciali e pubblicitari di soggetti terzi”.

Scala dei turchi, polemiche dopo la bozza di accordo

"È una follia contro la quale ci opporremo in tutti i modi, anche perché questo accordo transattivo arriva senza nemmeno andare fino in fondo nella causa aperta in Tribunale, difenderemo la Scala dei turchi in tutti i modi" ha protestato il deputato regionale del Pd, Michele Catanzaro, presentando anche una interrogazione urgente all’Assemblea regionale siciliana chiedendo l’intervento immediato dell’assessore regionale all’Ambiente. Alla sua protesta si è unita anche Legambiente che attacca: “Un accordo quanto meno curioso, un accordo fra pubblico e privato a totale vantaggio del secondo. Ci chiediamo perché, qual è l’utilità di questo accordo e perché il Sindaco di Realmonte abbia deciso di svendere in questo modo la Scala dei Turchi che deve, invece, essere patrimonio di tutti”.

Scala dei turchi, il Sindaco: "Comune finalmente proprietario"

Il sindaco Calogero Zicari però difende la sua scelta e spiega: “Non c’è niente di strano, anzi il Comune finalmente diventa proprietario". Secondo il primo cittadino, infatti, la polemica sarebbe frutto di un malinteso. “Il bene Scala dei turchi, la falesia di colore bianco che va dal ciglio della collina e sino al mare, diventerà di proprietà esclusiva del Comune di Realmonte che quindi potrà gestirlo con introiti esclusivi per la pubblica amministrazione nel caso di sbigliettamento" ha precisato il sindaco, secondo il quale al privato andrebbe solo il 70 percento dei ricavi legati al brand Scala dei Turchi.

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