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Santo Stefano di Quisquina, da comune Covid free a zona rossa in 24 ore: 35 giovani positivi

Dal 2 giugno il comune siciliano di Santo Stefano di Quisquina diventerà zona rossa dopo lo scoppio di un focolaio Covid: sono 35 al momento le persone risultate positive al virus, quasi tutti giovanissimi. Il sindaco: “Eravamo Covid free, in mezza giornata è cambiato tutto. Non siamo in grado di individuare un preciso episodio. In paese si sono celebrati battesimi e prime comunioni, ma non possiamo dire da dove sia partito il contagio”.
A cura di Ida Artiaco
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Da domani, mercoledì 2 giugno, il comune siciliano di Santo Stefano di Quisquina, paese di 4.600 anime in provincia di Agrigento, diventerà zona rossa. Lo ha deciso il presidente della Regione, Nello Musumeci,  a seguito della relazione dell'Asp territoriale e sentito il sindaco, con una ordinanza con la quale specifica che le restrizioni resteranno in vigore fino al 10 giugno a causa di una improvvisa impennata di casi di Coronavirus. Si tratterebbe di 34 contagi confermati, quasi tutti giovanissimi, che hanno spinto le autorità locali a prendere provvedimenti: nello specifico 23 i tamponi molecolari hanno confermato la positività e 12 rapidi saranno sottoposti a ulteriore verifica. Eppure, meno di una settimana fa la stampa locale celebrava il piccolo centro dell'Isola per essere diventato Covid free. "Dall'inizio della pandemia – ha detto ieri il sindaco, Francesco Cacciatore – avevamo avuto pochissimi casi". Poi, ha aggiunto, "in mezza giornata è cambiato tutto. Oltre il 90% dei casi riguarda ragazzi, che per fortuna manifestano soltanto lievi sintomi: febbre e astenia".

È ancora il primo cittadino a spiegare cosa è successo nei giorni scorsi. "Ci siamo attivati, a partire dal primo caso, contattando per telefono tutte le persone che ritenevamo potessero aver avuto contatti con la ‘paziente zero' e man mano siamo arrivati a questi numeri. Le persone risultate positive al tampone rapido sono state sottoposte al molecolare e adesso attendiamo gli esiti, mentre continuiamo con i monitoraggi". Sull'origine del focolaio ha detto: "Non siamo in grado di individuare un preciso episodio. In paese si sono celebrati battesimi e prime comunioni, ma non possiamo dire da dove sia partito il contagio".

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