Santina Renda ha solo 6 anni quando il pomeriggio del 23 marzo 1990 fa scompare. Siamo a Palermo e Santina sta giocando nel cortile davanti casa in compagnia della sorellina più piccola e di altri bambini. Improvvisamente un'auto bianca di grossa cilindrata si avvicina e la porta via: a bordo ci sono un uomo e una donna, così come testimonia la sorella Francesca che assiste sgomenta a quel rapimento e che ancora oggi cerca Santina senza sosta, nonostante un'indagine archiviata e i riflettori che col tempo si sono spenti, lasciando a brancolare nel buio la famiglia Renda.

“Oggi sono 33 anni che di Santina non abbiamo più notizie – spiega Francesca Renda a Fanpage.it – può solo immaginare come viviamo dal giorno della scomparsa di mia sorella. Sono 33 anni di angosce e speranze. A me basterebbe sapere che è viva, anche se non ci vuole vedere o sentire, mi basterebbe sapere che Santina è viva e sta bene, che è felice”.

Lo scorso novembre l'avvocato Luigi Ferrandino, che da anni assiste i famigliari di Angela Celentano e che da mesi è accanto alla famiglia Renda in questo percorso verso la verità, ha diffuso le foto della cosiddetta Age Progression di Santina. Grazie alla collaborazione con l'associazione Manisco World è stato infatti possibile ricostruire in maniera fedele ma anche realistica come sarebbe il volto di Santina oggi, a 39 anni.

L'obiettivo è fare in modo che questa storia non venga dimenticata e che le segnalazioni possano aiutare a raccogliere elementi utili alla riapertura del caso, come spiegato a Fanpage.it dall'avvocato Ferrandino. “Noi stiamo conducendo delle indagini in maniera autonoma con la speranza che possano spingere la Procura a riaprire il caso di Santina Renda – le parole del legale – ci sono molti elementi sui quali stiamo lavorando, nuovi e vecchi, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare”.

La speranza di Francesca Renda è che "qualcosa si smuova per arrivare finalmente alla verità su Santina". “Noi siamo fiduciosi – conclude – ci sono elementi che ci fanno ben sperare sul fatto di poter avere risposte. Se qualcuno sa che parli, anche in forma anonima, ogni segnalazione per noi è importante”.

Francesca, oggi sono 33 anni che sua sorella Santina è scomparsa
Può solo immaginare come viviamo dal giorno della scomparsa di mia sorella: oggi sono 33 anni che di Santina non abbiamo più notizie. Il dolore e la speranza sono sempre vivi. Per fortuna tramite la Manisco World siamo entrati in contatto con l'avvocato Luigi Ferrandino che ha fatto in modo che si riaccendessero i riflettori su questa storia.

Anche se sembra tutto fermo qualcosa in realtà si è mosso, soprattutto dopo la Age Progression che è stata fatta e poi diffusa lo scorso novembre. Ci sono arrivate e continuano ad arrivarci molte segnalazioni, finora nessuna ci ha dato esito positivo ma la speranza per noi famigliari non morirà mai.

Ci sono elementi che vi possono far sperare in una riapertura delle indagini? 
Noi siamo fiduciosi, ci sono elementi che ci fanno ben sperare sul fatto di poter avere risposte. Ci auguriamo che finalmente le cose si smuovano, che qualcosa cambi.

Francesca, lei il giorno della scomparsa era con Santina
La mia versione è sempre la stessa di quel giorno: io e Santina giocavamo insieme nel cortile di casa quando si è avvicinata un'auto con a bordo un uomo e una donna. Io ero piccola e i ricordi diventano sfocati col tempo, ma quei due attirarono l'attenzione di mia sorella con dei giochi e delle caramelle, e l'hanno presa con la forza facendola salire in auto e portandola via.

Da 33 anni vivo nell'angoscia, viviamo nell'angoscia. A me basterebbe sapere che è viva, anche se non ci vuole vedere o sentire, mi basterebbe sapere che Santina è viva e sta bene, che è felice.

Lei si è mai fatta un'idea sul perché sua sorella sia stata rapita?
Io non ce l'ho un perché, me lo chiedo da 33 anni ma non ho mai saputo darmi una risposta. Però so che voglio la verità, brutta o bella che sia, voglio sapere che fine ha fatto Santina. Da sorella pretendo di sapere cosa sia accaduto: 33 anni sono tanti e mi aspetto anche la notizia più brutta ma mi aspetto che qualcosa finalmente si smuova.

Crede che siano stati fatti degli errori nelle indagini sulla scomparsa di Santina?
Mio padre ha subito denunciato la scomparsa di mia sorella, andando dai carabinieri, ma non si è mosso niente. Penso che quella segnalazione sia rimasta sulla scrivania dei carabinieri. Non l'hanno cercata. Pensi che dopo 15 giorni dalla sua scomparsa noi abbiamo ricevuto la visita dell'allora procuratore di Palermo che ci disse che lui non sapeva niente della scomparsa di Santina, che la notizia l'aveva avuto quel giorno, non prima.

Se potesse parlare con Santina cosa le direbbe?
Che noi la stiamo aspettando e cercando da 33 anni: se qualcuno si riconosce nelle foto di Santina ce lo dica. Se qualcuno sa che parli, anche in forma anonima, noi non accantoniamo niente: ogni segnalazione per noi è importante.