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Rubano l’identità a un giornalista Tv per avere prestiti dalle banche: denunciati

La Polizia Postale di Bologna è riuscita, dopo una lunga indagine, a rintracciare una banda di cybercriminali che agiva su tutto il territorio nazionale. A nome del giornalista truffato risultavano finanziamenti disposti da ING Direct, Agos e Findmestic per 100mila euro complessivi che però lui non aveva mai richiesto.
A cura di Enrico Tata
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Le indagini della Polizia di Bologna
Le indagini della Polizia di Bologna

Sfruttando l'identità rubata a un giornalista televisivo. hanno ottenuto prestiti da banche e società finanziarie per oltre 100mila euro. La Polizia Postale di Bologna è riuscita, dopo una lunga indagine, a rintracciare una banda di cybercriminali che agiva su tutto il territorio nazionale. A nome del giornalista truffato risultavano finanziamenti disposti da ING Direct, Agos e Findmestic per 100mila euro complessivi che però lui non aveva mai richiesto. Quei soldi erano stati prima convogliati su un unico conto corrente bancario e poi, in seguito, suddivisi su tre conti e infine prelevati presso sportelli bancomat e utilizzati in sale scommesse di Roma, Firenze e Livorno.

Identificate tre persone, truffato un giornalista tv

Stando a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, i sodi erano stati ottenuti attraverso copie dei veri documenti di identità del giornalista, mentre la busta paga era stata falsificata. I conti a nome del giornalista erano stati aperti nello stesso modo, ma con l'immagine di un'altra persona. Con il programma di riconoscimento del volto quel viso è stato identificato: si tratta di un pregiudicato napoletano di 63 anni residente a Roma. E in effetti tutte le operazioni, hanno dimostrato le indagini, erano partite da Roma. I suoi due complici sono un romano di 31 anni ed un piemontese di 47. Gli indagati sono stati denunciati per concorso nel reato di accesso abusivo a sistema informativo, sostituzione di persona e truffa.

Il giornalista, informano i poliziotti, "è stato sicuramente vittima di un accesso abusivo ai propri dati personali custoditi in sistema informatico (uno dei prodotti più ambiti dai cyber criminali) e di sostituzione di persona. La tempestività della denuncia, che qualsiasi cittadino deve produrre senza indugio, ha messo la vittima al riparo dalle conseguenze immediate (ma anche future) dei reati che possono essere stati commessi con i suoi dati e documenti. Per questi motivi, è sempre raccomandabile tutelare i propri dati personali (documenti, informazioni riservate, coordinate bancarie, estremi di carte di pagamento) conservandoli in supporti protetti da password evitandone l'impropria divulgazione".

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