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Rivoluzione scuola: Addio graduatorie, da oggi solo concorsi per gli aspiranti prof

Il Ministro dell’Istruzione annuncia le novità: la priorità sarà portare “giovani nelle scuole” e questo si può fare “solo con i bandi pubblici”. Poi, tasse più alte solo ai fuoricorso con redditi alti. Ma sopratutto “cercheremo di svuotare la graduatoria esistente, dopodiché avremo vincitori solo per i posti disponibili”.
A cura di Biagio Chiariello
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La novità del plico telematico quest’anno mette fine alla possibilità di fughe di notizie prima del giorno degli esami: l’ha assicurato il ministro Profumo il quale ha anche rivolto ai maturandi il suo in bocca al lupo consigliando loro di non aver paura.

La già annunciata rivoluzione della scuola è esposta oggi su Repubblica dal Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo con un occhio in particolare alle modifiche del sistema di assunzione di nuovi docenti. Il punto più importante è sicuramente quello che prevede l'addio alle graduatorie: chi vorrà sedersi dietro una cattedra dovrà, per forza di cose, superare un concorso pubblico. E questa, come sottolinea anche Il Sole 24 ore, è sicuramente una bella notizia per i giovani che non sono riusciti ad entrare nelle graduatorie ad esaurimento; per i precari abilitati "ospitati" da anni in quelle stesse graduatorie, perché potranno, vincendo il concorso, anticipare l'ingresso in ruolo (è sempre in vigore infatti la norma che prevede di assegnare la metà dei posti annualmente disponibili per scorrimento delle graduatorie); per gli studenti, visto che le cattedre coperte da docenti di ruolo offrono un maggior grado di stabilità. Soprattutto, è una bella notizia per la scuola in toto, che dal 1999 aveva sospeso l'esperienza dei concorsi, uno metodo di selezione utilissimo, se usato bene, e meritocratico.

E' un "no" secco alle graduatorie quello di Profumo: ‘Da adesso in avanti avremo vincitori pari ai posti disponibili. Chi non riuscirà a passare, ci riproverà in primavera e poi ogni due anni avrà un´occasione. Non formeremo più nuove graduatorie, cercheremo solo di svuotare quella esistente che tante frustrazioni ha creato». La priorità è «portare insegnanti giovani nelle scuole»  e questo si può fare «solo con i bandi pubblici» .

Una novità importante quella annunciata dal Ministro Profumo. Questo nuovo metodo di assunzione degli aspiranti prof gli permette di guardare oltre e pensare con ottimismo alle possibilità di ripresa per l'Italia. «Torneremo un grande Paese» dice:

Il governo Monti sa che si esce dalla crisi mettendo al centro scuola, università e ricerca.
Io non sto facendo miracoli, sono solo riuscito a ripristinare il turnover dopo anni di blocco: tanti insegnanti vanno in pensione e tanti ne entrano. E ho riattivato un antico modo di reclutare personale che trovo modernissimo: il concorso. Ecco, vorrei lasciare in eredità ai giovani una nuova fiducia nei concorsi di Stato. Quelli che faremo noi saranno puliti e porteranno i vincitori a una cattedra".

Poi il Ministro diventa più pragmatico e parla dei numeri: "Ventunomila nuovi docenti entrano in classe fra tredici giorni, presi dalle graduatorie storiche. Altri ventiquattromila saranno insediati a settembre 2013, metà dalle graduatorie, metà dal nuovo concorso che stiamo organizzando. Altri diecimila insegnanti in primavera: metà assunti dalle graduatorie, metà con un bando".

E sulla questione tasse, conferma che saranno «più alte per i fuoricorso, ma quelli con redditi alti». In generale, la scuola del futuro, così come la vede Profumo, sarà «presente nell'intera vita di una persona. Chi lavora deve tornare a studiare, aggiornarsi. Basta una volta a settimana. E dovrà usare di più gli strumenti del sabbatico, rappresentano il distacco, il rinnovamento».

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