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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Richiamato tofu Despar Veggie: i motivi dell’allerta alimentare e il lotto interessato

Richiamato il tofu biologico Veggie – Despar. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 250 grammi, identificato dal numero di lotto 238 e con data di scadenza 06/08/2025. L’allerta diramata dal Ministero della Salute.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Ministero della Salute ha reso noto il richiamo di un prodotto alimentare diffuso tra chi segue una dieta vegetariana o vegana: si tratta del Tofu vegano biologico al naturale a marchio Veggie – Despar. Il richiamo, datato 22 maggio 2025, è dovuto a un grave errore di etichettatura che potrebbe mettere a rischio la salute di chi soffre di allergie o intolleranze alimentari.

Il lotto interessato è il numero 238, con scadenza fissata al 6 agosto 2025. Il prodotto, venduto in confezioni da 250 grammi, è stato realizzato dall’azienda Biolab Srl, il cui stabilimento si trova in via G. Ressel 12.

Il problema principale sta nel fatto che il prodotto, etichettato come tofu, contiene in realtà seitan, un alimento a base di glutine di frumento. Questo comporta la presenza non dichiarata di grano e frumento e la possibile contaminazione da senape, due allergeni che possono causare reazioni anche gravi in soggetti sensibili.

Per questo motivo, le autorità sanitarie invitano tutti coloro che soffrono di allergie o intolleranze al grano/frumento o alla senape a non consumare il prodotto e a riportarlo nel punto vendita dove è stato acquistato, dove sarà possibile ottenere un rimborso o una sostituzione.

Si tratta di un richiamo cautelativo, ma serio: chi non è allergico può consumarlo senza rischi, ma per chi lo è, anche una minima traccia può rappresentare un pericolo. Per ogni dubbio o per consultare direttamente l’avviso ufficiale, si può visitare il sito del Ministero della Salute.

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Non si tratta della prima allerta alimentare di cui diamo notizia negli ultimi giorni, ovviamente. Solo ieri abbiamo riportato quella dei fichi secchi De Lucia per presenza di aflatossine oltre i limiti: l’avviso del Ministero della Salute. Prima ancora è stata la volta di due formaggi primo sale per la presenza di lattosio oltre i limiti dichiarati, nonostante fossero etichettati come privi. Poco prima, la catena Penny Market aveva richiamato una torta “Festa della Mamma” a marchio Senza Peccato, dopo il ritrovamento di un corpo estraneo all’interno di una confezione.

Sempre ad aprile, l’energy drink Java Monster è stato ritirato da tutti i punti vendita per un contenuto eccessivo di caffeina, ritenuto potenzialmente dannoso. Un altro caso ha riguardato un lotto di salame del salumificio Ravanetti, da cui erano emersi frammenti di spugna finiti nel prodotto durante la lavorazione.

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