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Covid 19

“Ecco cosa abbiamo fatto mentre eravamo in quarantena”: la parola agli italiani

La frase più scritta e ripetuta negli ultimi due mesi è stata “restate a casa”. Ma cosa hanno fatto, gli italiani, nei due mesi in cui la maggioranza di loro poteva uscire una sola volta alla settimana e solo per andare a fare la spesa? L’ultimo giorno di quarantena io ho chiesto agli italiani di raccontarmelo inviandomi un video, poi io li ho montati e ho realizzato un racconto collettivo dei nostri ultimi sessanta giorni.
A cura di Saverio Tommasi
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I due mesi di quarantena totale del 2020 resteranno nella Storia di questo Paese, saranno scritti sui suoi libri e un giorno saranno studiati a scuola.

La quarantena è stata un evento mai accaduto prima, una scelta drammatica presa come risposta alla pandemia mondiale del Covid-19, quello che è stato comunemente ribattezzato Coronavirus.

"Restate a casa" è stata la frase maggiormente pronunciata, ripetuta, scritta, in questi due mesi.
"Restate a casa" era diventata una necessità, un obbligo, una richesta accorata e un'imposizione. Erano rimasti aperti soltanto i comparti alimentari e quello che occorreva al loro funzionamento e trasporto, come benzinai e meccanici.

Le italiane e gli italiani, con poche improvvide eccezioni, sono rimasti a casa in modo consapevole per due mesi.

Cosa hanno fatto, gli italiani, in questi due mesi? L'ultimo giorno di quarantena ho chiesto agli italiani di raccontarmelo con un video e di spedirmelo su whatsapp. Mi sono arrivati centinaia di video da tutta Italia. Poi io con questi video ho realizzato un racconto collettivo dei nostri ultimi sessanta giorni emozionante e commovente.

Sono arrivate testimonianze di malati da casa durante un attacco di tosse, sono arrivati racconti di medici positivi e in quarantena, baci fra sorelle, tante donne incinta con i loro pancioni bellissimi perché "la vita va avanti nonostante tutto".
Mi sono arrivate immagini e storie di bambine e bambini nati in quarantena, piccolissimi in braccio ai loro genitori.
Mi sono arrivate testimonianze di come si vive la disabilità, chiusi in casa, al tempo della quarantena.
Mi sono arrivate testimonianze sul lavoro: chi lo ha perso, chi è in cassa integrazione, chi non ha ricevuto neanche le 600 euro promesse dal Governo.
Ho visto video sorridenti, altri con vere e proprie risate, compleanni di diciotto anni festeggiati su skipe, ma ho visto anche pianti, commozioni, fragilità e dolore.
Io ho preso tutti questi video e li ho trasformati in un racconto complessivo, che è così diventato il "nostro racconto". Il racconto di tutti noi che abbiamo vissuto due mesi chiusi in casa.

Guardate il video perché ognuno di noi è parte di quelle storie, in cui è così facile riconoscersi e commuoversi pensando agli ultimi 60 giorni vissuti, la cosiddetta "quarantena", che un giorno leggeremo sui libri di Storia.

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Sono giornalista e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Scrivo libri, quando capita. Il più recente è "Siate ribelli. Praticate gentilezza". Ho sposato Fanpage.it, ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Mi nutro di video e respiro. Tutti i miei video li trovate sul canale Youmedia personale.
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