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Qual è il modello di Italianità di cui andare fieri?

Al G20 di Cannes Draghi e Berlusconi rappresentano due modelli diversi di italianità. Il primo è ascoltato per le sue idee, il secondo inseguito per le sue gaffe. A chi somigliamo noi italiani?
A cura di pietro rinaldi
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Quando sei in vacanza all’estero li vedi da lontano, guardi come sono vestiti come si muovono e ci scommetti sopra: sono italiani! Non sai cosa sia, forse lo sguardo, forse il modo di muoversi, eppure lo potresti giurare; a volte, ovvio, sbagli di grosso. In molti casi gli errori parlano spagnolo, altre volte francese, ma quella faccia da italiano è difficile confonderla. Sarà il “naso triste da italiano in gita”,come diceva il cantante Paolo Conte del ciclista Bartali, o forse l’aspetto bonario e conciliante di un popolo che del dubbio ha fatto la propria certezza; ma quel qualcosa che ci accomuna tutti c’è ed è inconfutabile.

Certo, qualcuno mi dirà che si tratta di ragionamenti un po’ generici e che ricordano quelli dello scienziato torinese dell’800 Cesare Lombroso, che riteneva si potesse dedurre il comportamento delle persone a partire dalla loro fisionomia. Ed effettivamente, io stesso, parlo delle caratteristiche che descrivono un popolo con il sorriso sulle labbra; però il gioco è divertente.

Immagino da un po’ di giorni Mario Draghi e Silvio Berlusconi al vertice del G20 di Cannes e penso ai modi diversi con cui ci si relazionerà con loro. Mario Draghi, fresco di nomina alla Presidenza della Banca Centrale Europea, arriva per lasciare le dimissioni da Presidente del Financial Stability Board, il coordinamento dei direttori delle Banche Centrali. Silvio Berlusconi si presenta a Cannes logorato da una serie infinita di scandali sessuali e in rappresentanza di un governo che da mesi vive sull’orlo della crisi.

Draghi sarà inseguito da politici, tecnici e giornalisti per raccogliere analisi, valutazioni e proposte; Berlusconi sarà pedinato da fotografi e cameraman per scoprire gaffe ed uscite fuori luogo.

[quote|left]|Due diversi italiani che rappresentano due mondi diversi con cui ciascuno di noi, ogni giorno, si confronta.[/quote]Due diversi italiani che rappresentano due mondi diversi con cui ciascuno di noi, ogni giorno, si confronta. Da un lato le persone serie fino alla noia che, a dispetto delle condizioni di lavoro, tengono fede ad impegni e parole date; dall’altro venditori esuberanti e simpatici convinti che con una barzelletta ed un abile gioco di prestigio si possa superare ogni difficoltà.

A chi somigliamo noi italiani oggi? Siamo dei Draghi o dei Berlusconi? Siamo davvero convinti che con l’impegno ed il lavoro otterremo i risultati o pensiamo che qualche furberia ben assestata possa salvarci? Qual è l'Italia che ci piacerebbe essere?

Personalmente, sono convinto che solo se il nostro Paese saprà tornare all’etica del lavoro ed al rispetto per la comunità che hanno dimostrato i nostri nonni l’economia dell’Italia potrà riprendersi. Gli anni ’80 sono finiti da un pezzo e le barzellette non fanno proprio ridere più.

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