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Don Francesco Spagnesi, il prete arrestato per droga

Prato, don Francesco Spagnesi arrestato per droga chiede il patteggiamento a 3 anni e 8 mesi

Don Francesco Spagnesi, arrestato lo scorso 14 settembre per traffico internazionale di stupefacenti e spaccio, ha chiesto un patteggiamento della pena a 3 anni e 8 mesi. L’ex parroco è anche accusato di appropriazione indebita per aver sottratto denaro al conto della sua parrocchia e per aver truffato i fedeli.
A cura di Gabriella Mazzeo
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In foto don Francesco Spagnesi
In foto don Francesco Spagnesi
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Ha chiesto il patteggiamento per una pena di 3 anni e 8 mesi Don Francesco Spagnesi, ex parroco della chiesa dell'Annunciazione di Castellina, a Prato. La procura di Prato ha dato il consenso tenendo conto del fatto che Spagnesi ha collaborato con gli inquirenti. Il prete è stato arrestato lo scorso 14 settembre dalla squadra mobile pratese per aver sottratto denaro al conto della sua parrocchia e ai fedeli col fine di acquistare stupefacenti tra cui la droga dello stupro.

La richiesta passerà ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari tenendo conto del parere favorevole della Procura. Se la richiesta sarà accolta, non vi sarà un processo pubblico sulla vicenda riguardante la comunità religiosa pratese e la Diocesi. Di tutte le accuse a carico del parroco, soltanto quella per tentate lesioni gravi è tramontata dal punto di vista penale. Secondo l'accusa, infatti, Spagnesi era consapevole di essere sieropositivo e aveva avuto rapporti, anche non protetti, con il compagno e con diversi partner sessuali ignari. L'accusa però è caduta dopo che il compagno del parroco si è sottoposto ad accertamenti che hanno confermato la sua negatività all'Hiv. Tutte le altre accuse a suo carico, invece, restano confermate: nelle scorse settimane la Diocesi di Prato ha presentato denuncia per appropriazione indebita per un valore di 130-150mila euro.

I festini a base di droga

Spagnesi ha ammesso subito la sua responsabilità sui reati riguardanti la droga. Ha chiarito di aver acquistato gli stupefacenti per uso personale durante festini con il compagno. Allo stesso modo ha confermato l'addebito per i reati che riguardano il denaro. L'attenuante da considerare è però la sua immediata disponibilità a collaborare con gli investigatori. Ai 5 anni e 2 mesi di base dovuti anche alla considerazione delle attenuanti bisogna aggiungere uno sconto di un terzo dovuto al fatto che si tratta di un patteggiamento in corso di indagine. Anche il compagno dell'ex parroco, accusato in concorso di spaccio e traffico internazionale di stupefacenti potrà patteggiare a 2 anni e 1 mese. Don Francesco potrà richiedere l'affidamento ai servizi sociali, oltre che in una comunità per curare la sua dipendenza.

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