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Positivo per 250 giorni, paziente muore all’ospedale di Genova. Bassetti: “Caso internazionale”

Era risultato continuativamente positivo per 250 giorni. Alla fine, purtroppo, un paziente affetto da coronavirus ricoverato al Policlinico San Martino di Genova non ce l’ha fatta ed è deceduto dopo ben otto mesi di positività. “Si tratta di un record internazionale, ecco perché abbiamo deciso di metterlo all’attenzione della comunità scientifica”, ha annunciato il primario Matteo Bassetti.
A cura di Annalisa Girardi
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Un paziente Covid è morto all'ospedale di Genova dopo essere risultato positivo continuamente per 250 giorni. Oltre otto mesi. "Si trattava di un paziente immunodepresso, con patologie che sicuramente ostacolavano le cure, ma che comunque è rimasto positivo al tampone per così tanto tempo da diventare un caso internazionale", ha dichiarato il primario del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Policlinico San Martino, Matteo Bassetti.

Il paziente è morto in seguito a otto mesi di positività e ora le sue cartelle cliniche sono diventate un caso che il gruppo di medici e scienziati guidato da Bassetti intende pubblicare su una rivista scientifica: "Si tratta di un record internazionale, ecco perché abbiamo deciso di metterlo all'attenzione della comunità scientifica. Anche questa vicenda continua a farci rendere conto quanto ancora dobbiamo sapere su questo virus".

Ieri in Italia si sono registrati 11.212 nuovi casi di coronavirus e 659 morti. Prende il via la campagna di vaccinazione, che finora ha riguardato 8.361 persone, come confermato ieri dal commissario straordinario Domenico Arcuri. Dal V-Day, data in cui sono stati somministrati i primi vaccini in tutta Europa,sono quindi già state utilizzate l'86% delle dosi ricevute dalla farmaceutica Pfizer-BionTech. Per oggi sono attese altre 469.950 dosi, da distribuire in tutto il Paese secondo gli accordi presi con le Regioni. C'è tempo fino alla fine dell'anno, al 31 dicembre, per consegnare questi vaccini e poi gli arrivi dalla farmaceutica sono previsti a cadenza settimanale. Contemporaneamente si terrà conto di tutti gli italiani che saranno vaccinati e svilupperanno quindi la protezione contro il coronavirus.

Intanto, mentre la preoccupazione per una terza ondata continua ad affliggere il Paese, si discute dell'ipotesi di obbligatorietà dei vaccini. Da un lato, c'è chi ritiene che, almeno per gli operatori sanitari e le altre categorie pubbliche, dovrebbe essere obbligatorio sottoporsi a vaccino. Dall'altro, tuttavia, si ritiene che la vaccinazione debba essere somministrata esclusivamente su via volontaria.

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