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Polpette avvelenate nel parco frequentato da bimbi, minore disabile rischia di ingoiarle a Terni

“Le cose sarebbero potute andare molto diversamente, è un parco attrezzato con giochi, frequentato da bambini di ogni età” ha raccontato la sorella del ragazzino. Si muovono ora anche le associazioni animaliste come Enpa e Guardia Nazionale Ambientale.
A cura di Antonio Palma
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Era seduto a terra tra l’erba del parco pubblico dove era andato a fare una passeggiata con la sorella più grande quando ha preso qualcosa che si trovava accanto a lui e ha portato le mani alla bocca. Così un ragazzino disabile ha rischiato grosso a Terni perché quella raccolta era una polpetta avvelenata.

La denuncia arriva proprio dalla sorella del ragazzino “disabile fisico e cognitivo” che a Umbria On ha raccontato la terribile esperienza vissuta sabato mattina in un parco pubblico frequentata anche da bambini nel quartiere Campitello di Terni.

“Ho fatto sedere mio fratello sull’erba per aiutarlo a riposizionare il tutore che gli consente di camminare. In quel momento ha tirato su qualcosa dall’erba e, fortunatamente, sono riuscita a toglierlo di mano prima che riuscisse a portarselo alla bocca” ha ricostruito la donna che ha immediatamente avvertito le autorità locali.

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Polizia Locale e Usl hanno poi accertato che quella non era l’unica esca avvelenata ma il parco ne era disseminato, senza nessuna autorizzazione né tantomeno un avviso.

La notizia ha suscitato grande allarme a Terni visto che il parco è frequentato e quelle esche avvelenate potevano essere ingerite da un animale da compagnia ma anche da un piccolo che, arrivato per le altalene, avrebbe potuto imbattersi nell’esca composta tra l’altro da materiale blu che potrebbe attrarre i bimbi.

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Dopo la notizia, segnalazioni di precedenti casi nella stessa zona sono arrivate anche alle associazioni animaliste come l’Enpa di Terni. “Gravissimo che questi fatti accadano e vengano presi con superficialità e sufficienza. Restiamo a disposizione per segnalare anche in forma anonima” scrivono dal gruppo Enpa locale.

“Una situazione sempre più allarmante che costituisce un vero pericolo per gli animali da compagnia ma anche per cittadini e soprattutto per i bambini piccoli. Chi semina veleno per fare del male a animali con il rischio di creare un danno anche a bambini non può rimanere impunito” dichiarano invece dalla Guardia Nazionale Ambientale che presenterà denuncia contro ignoti per accertare i fatti.

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