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Poliziotti uccisi a Trieste, il killer dà in escandescenze in carcere: ferito secondino

Alejandro Augusto Stephan Meran, il ventinovenne dominicano che il 4 ottobre scorso ha ucciso nella questura di Trieste i poliziotti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, ha aggredito nella giornata di venerdì un secondino nel carcere in cui è rinchiuso. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe dato in escandescenze mentre faceva la doccia.
A cura di Susanna Picone
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Alejandro Augusto Stephan Meran protagonista di un episodio di violenza in carcere. Il giovane domenicano accusato dell’uccisione dei poliziotti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti assassinati lo scorso 4 ottobre nella questura di Trieste, ha aggredito un secondino nel carcere in cui è rinchiuso. L'episodio sarebbe avvenuto ieri, venerdì 25 ottobre, ma solo oggi è stata resa nota la notizia. La notizia è stata data dal Gr del Fvg. Secondo una prima ricostruzione, pare che il 29enne abbia dato in escandescenze mentre faceva la doccia. Gli agenti della Polizia penitenziaria sono intervenuti in forze per ridurlo alla ragione e lui avrebbe anche tentato di lanciare una lavatrice contro di loro. Alla fine è stato bloccato e immobilizzato. Una delle guardie carcerarie ha riportato contusioni ed è stata medicata al pronto soccorso dell'ospedale. Una segnalazione di quanto avvenuto è pervenuta alla Procura di Trieste.

La sparatoria nella questura di Trieste e la morte di due poliziotti – Pierluigi Rotta e Matteo Demenego sono stati feriti a morte intorno alle 17 di venerdì 4 ottobre 2019. I due agenti avevano 34 e 31 anni ed erano arrivati a Trieste dalla Campania e del Lazio. Ad esplodere i colpi fatali quel pomeriggio Augusto Stephan Meran, giovane dominicano che si trovava in questura a Trieste insieme al fratello, Carlysle Stephan Meran, dopo essere stato fermato la mattina per un tentativo di furto. Alcuni estratti di quanto accaduto quel tragico pomeriggio sono stati condivisi dalla Polizia di Stato. In un video si vede chiaramente il 29enne tentare di imboccare le scale di accesso ai piani superiori, dopo aver colpito i due agenti. Viene fatto desistere dal personale presente negli uffici, a cui indirizza altri colpi senza causare feriti; poi cerca di avvicinarsi all’uscita attraversando l’atrio adiacente, con in mano le pistole sottratte agli agenti, ed esplodendo ulteriori colpi. Un altro agente verrà ferito quel pomeriggio. Poi il killer apre una porta e corre verso l'esterno, sempre arma in pugno. La scena prosegue proprio fuori, dove cerca anche di aprire una volante parcheggiata, seminando il panico tra alcuni passanti. Il video si conclude con Alejandro che si infila dietro alcune auto parcheggiate. Ma proprio lì viene fermato dagli agenti che lo hanno colpito ferendolo.

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