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PneumaticOne: “Non siamo truffatori. Rimborseremo tutti i nostri clienti”

PneumaticOne aveva promesso che avrebbe rimborsato tutti i suoi clienti entro la fine di gennaio. Dopo oltre un mese, tuttavia, l’impegno della società con sede nelle isole Canarie non è stato mantenuto. “La scadenza del 31 gennaio è stata troppo ottimistica – afferma a Fanpage.it il direttore commerciale di PneumaticOne – abbiamo risolto la metà dei casi e stiamo lavorando per sanare tutte le problematiche”.
A cura di Mirko Bellis
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PneumaticOne, azienda spagnola, vende online pneumatici (PneumaticOne)
PneumaticOne, azienda spagnola, vende online pneumatici (PneumaticOne)

“La promessa era di chiudere tutto entro la fine di gennaio. Siamo a marzo e non solo non vi è traccia dei soldi, ma non rispondono neanche più alle mail”. “Sono uno di quelli in attesa…dal 05-12-19”. Queste sono solo due tra le molte e-mail arrivate alla redazione di Fanpage.it dopo che lo scorso gennaio era scoppiato il caso PneumaticOne. La società con sede a Las Palmas, alle isole Canarie, da anni vende online gomme auto ad un prezzo scontato fino al 50%. Un vero affare per molti automobilisti italiani. Negli ultimi mesi, però, decine di acquirenti hanno cominciato a lamentare ritardi nella consegna e mancati rimborsi, tanto che si era fatta strada l’accusa di una possibile truffa.

Il direttore commerciale di PneumaticOne, Aldo Origgi, aveva spiegato a questo giornale che i ritardi nella consegna degli ordini erano dovuti a problemi di logistica con un loro sub-fornitore. Dopo le scuse ai propri clienti, l’amministratore delegato della società, Juan Antonio Atienza, aveva assicurato che tutte le pratiche, circa 7.000 tra ordini ancora da consegnare e rimborsi, sarebbero state chiuse entro la fine di gennaio. Agli inizi di marzo, tuttavia, quella promessa non è stata del tutto mantenuta. Ecco perché diversi clienti di PneumaticOne hanno dato sfogo alla loro delusione, minacciando persino di denunciare PneumaticOne.

“A giudicare dalla mole di recensioni negative – scrive un utente sulla piattaforma Trustpilot – per pneumatici pagati e mai spediti rilasciate negli ultimi mesi direi che stanno chiudendo baracca e burattini, evitate di ordinare da questo sito che non avrete mai più i soldi indietro come il sottoscritto, nei prossimi giorni provvedo a sporgere denuncia sperando di recuperare almeno in parte quanto speso”. “Non comprate assolutamente – commenta irato Massimo – ci perderete tempo e denaro. Hanno prezzi molto concorrenziali ma nella sostanza non avrete mai le gomme né i soldi indietro. Evitateli, meglio spendere 50€ in più dal gommista che perdere completamente i soldi dietro questa gentaglia. Evitateli, se non volete perdere soldi”.

Un cliente di PneumaticOne minaccia azioni legali sulla piattaforma Trustpilot
Un cliente di PneumaticOne minaccia azioni legali sulla piattaforma Trustpilot

Anche su Altroconsumo sono numerosi i compratori arrabbiati. “In data 8 gennaio 2020 ho ordinato quattro pneumatici per l'importo di euro 182,34 pagati immediatamente con carta di credito e conseguente fattura emessa da PneumaticOne il giorno successivo. Dopo un mese e vari solleciti, PneumaticOne, sempre tramite mail, mi informava che non era in grado di effettuarne la consegna. Mi veniva preannunciato il rimborso, nei termini di cui alla loro informativa. Scaduti tali termini ho sollecitato nuovamente il rimborso ma ad oggi la richiesta è inevasa e non vi è risposta alla mail. Se non avrò il mio denaro in tempi rapidissimi sono propenso a richiedere tutela giudiziaria”.

Anche sul sito Altroconsumo sono decine i clienti che protestano per il mancato rimborso da PneumaticOne
Anche sul sito Altroconsumo sono decine i clienti che protestano per il mancato rimborso da PneumaticOne

PneumaticOne: “Non siamo dei truffatori. Rimborseremo tutti i nostri clienti”

Fanpage.it ha contattato di nuovo PneumaticOne per chiarire a che punto sono i rimborsi. “Stiamo lavorando per sanare la situazione – assicura Aldo Origgi, il direttore commerciale di PneumaticOne – purtroppo i tempi sono stati più lunghi di quanto avevamo previsto”. “È stato un errore aver dato come data di scadenza per i rimborsi il 31 gennaio – riconosce il manager – siamo stati troppo ottimisti”. Origgi fornisce anche i numeri dei casi ancora da risolvere. “Allo stato attuale – precisa – su 6.976 problematiche ne sono state risolte 3.637. Rimangono ancora 3339 casi da gestire, che sono nello specifico 2348 rimborsi da effettuare e 991 consegne di prodotto”.

“Capisco bene l’arrabbiatura di molti clienti – ammette Origgi – anch'io dopo tre mesi senza vedere né il prodotto né i soldi, comincerei a pensare di essere stato ingannato. Tuttavia, ci tengo a dire che non siamo dei truffatori. La situazione che si è venuta a creare è dovuta anche alla valanga di commenti negativi apparsi online. Abbiamo avuto richieste di rimborsi poche ore dopo l’ordine – spiega il direttore commerciale – è chiaro che questi clienti hanno deciso di disdire il loro acquisto quando hanno letto le recensioni critiche a PneumaticOne”. “Stiamo sanando la situazione, purtroppo ci vorrà ancora del tempo perché stiamo portando avanti anche la gestione ordinaria”. Origgi ci tiene anche a sottolineare che la società non ha alcun problema di liquidità. “I ritardi nei rimborsi non sono dovuti alla mancanza di soldi. La nostra struttura operativa è piuttosto piccola: 3 persone si occupano esclusivamente di ordini; altre cinque sono impiegate nel customer service (prevendita/postvendita); due lavorano in amministrazione, di cui una dedicata esclusivamente ai rimborsi”. “Chiedo di nuovo scusa ai nostri clienti –  conclude il manager di PneumaticOne – e garantisco che rimborseremo tutti quanti”.

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