Perché nel bollettino del 15 agosto ci sono 158 morti da Coronavirus

L'ultimo bollettino dell'emergenza Coronavirus in Italia diffuso, come ogni pomeriggio, dal ministero della Salute ci dice che nel nostro Paese sono stati accertati 253.438 casi di contagio, ovvero 629 in più rispetto a ieri. Continuano dunque ad aumentare i numeri dell'emergenza Covid-19 in Italia, dove sono quasi mille i nuovi focolai registrati nelle ultime settimane. Dal bollettino emerge poi che i guariti/dimessi sono in totale 203.640, con un incremento di 314 persone rispetto a ieri. Ma il dato che maggiormente salta all'occhio guardando il bollettino del 15 agosto è quello relativo ai decessi: dall'inizio dell'epidemia in Italia si contano 35.392 morti, l'incremento rispetto a ieri è dunque di 158 unità. Un numero che però non si riferisce solo alle ultime 24 ore. Perché dunque nel bollettino di oggi ci sono 158 morti di Coronavirus?

Ci sono 154 morti non conteggiati in Emilia Romagna
La spiegazione emerge dalla stessa tabella diffusa dal ministero della Salute: sono 4 – quindi più o meno in linea con i giorni scorsi – le vittime accertate nelle ultime 24 ore, le restanti 154 sono relative a decessi registrati in Emilia Romagna nei mesi scorsi, tra marzo, aprile e maggio. 154 decessi, dunque, che non erano stati inseriti nei bollettini quotidiani dei mesi scorsi. Aggiungendoli nel bollettino di oggi, il totale dei decessi in Italia sale a 35.392. "La Regione Emilia Romagna comunica che a seguito di una verifica interna dei dati sui decessi, la Ausl di Parma ha comunicato 154 decessi avvenuti in marzo, aprile e maggio e finora non conteggiati", si legge in una nota del bollettino di oggi diffuso dal ministero della Salute.