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Alluvione Emilia Romagna 2023

Perché in Emilia Romagna continua l’allerta rossa anche se le condizioni meteo sono migliorate

Valerio Bonfiglioli, responsabile della Protezione Civile, spiega a Fanpage.it quali sono le procedure per definire il livello di allerta meteo e cosa sta succedendo in Emilia Romagna dopo l’alluvione dei giorni scorsi.
Intervista a Valerio Bonfiglioli
Protezione Civile Emilia Romagna
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Foto Protezione Civile
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Intorno all’ora di pranzo, come per tutti i giorni della scorsa settimana a partire dal 14 maggio, è stato pubblicato il bollettino giornaliero della protezione civile relativo all'allerta meteo dell'Emilia Romagna.

Anche oggi, viene annunciata l’allerta rossa (questa volta per “criticità idraulica”, a differenza dei precedenti che riportavano “per piene dei fiumi e dei corsi minori”) per le province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini per la giornata di domani, mercoledì 24 maggio.

Allerta Meteo Emilia-Romagna
Allerta Meteo Emilia-Romagna

Eppure, dopo l'alluvione che ha duramente colpito l'Emilia Romagna, le condizioni meteo sono migliorate: le continue e abbondanti piogge sono state sostituite da qualche locale temporale, con una portata d’acqua di certo ridotta rispetto a quella riversata sulla terra nei giorni scorsi.

Come mai, allora, in Emilia Romagna continua l’allerta rossa, nonostante il miglioramento delle condizioni meteo?
A spiegarlo a Fanpage.it è il responsabile della protezione civile dell’Emilia Romagna, Valerio Bonfiglioli.

Qual è la procedura che porta a definire un’allerta rossa?

Quello dell’allerta meteo è un meccanismo abbastanza complesso. La criticità rossa attuale è chiamata “criticità idraulica” e può essere riferita a due variabili: da un lato, alle eventuali problematiche relative ai principali corsi d’acqua (fiumi, torrenti), ossia quelli che con le loro esondazioni hanno creato i maggiori problemi nel corso della scorsa settimana; dall’altro lato, però, la criticità idraulica può essere legata alle condizioni della rete di bonifica del territorio.

Ed è esattamente questo il motivo della prolungata allerta rossa attuale: al momento, tutta la rete di scolo della pianura è completamente satura. Infatti, tutta l’acqua dei giorni passati – tra precipitazioni dirette e fiumi ingrossati – si è riversata ora sulla pianura, scolando unicamente nei canali della rete di bonifica, che sono però ormai traboccanti.

L’attuale allerta rossa, quindi, non dipende dalla previsione di ingenti quantità di pioggia e quindi dalla possibilità che i fiumi possano esondare come accaduto nei giorni scorsi; al contrario, si teme che ampi territori possano allagarsi a seguito della tracimazione dei canali della rete di bonifica, che non hanno più capienza per “sopportare” anche solo un “semplice” temporale di stagione, localizzato e di portata ridotta.

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Quindi l’attuale allerta rossa in Emilia Romagna non è dettata dalle condizioni meteo, come invece accaduto negli scorsi giorni: non si ha il timore di altre alluvioni e conseguenti inondazioni.

L’unica criticità, al momento, è legata alla condizione della rete di bonifica. Le piogge che sono previste nei prossimi giorni saranno temporali, ossia fenomeni locali non estesi e non più in grado di mettere in difficoltà la rete dei fiumi e dei torrenti come nei giorni scorsi. Il problema è che essendo la rete di bonifica della pianura completamente satura, basta anche un piccolo temporale – che normalmente non creerebbe alcun danno – per metterla in difficoltà, causando la tracimazione dei canali.

Quali sono i prossimi interventi per risolvere la situazione critica della rete di bonifica e superare quindi la fase di allerta rossa nella regione?

L’unica soluzione è che l’acqua defluisca naturalmente verso il mare: sembrerà banale, ma è l’unico modo per far asciugare un territorio di pianura.

L’acqua arriverà al mare – spinta dalla gravità, nonostante la pendenza limitata – attraverso l’attuale rete di bonifica e, per quanto possibile, si cercherà di accelerare questo processo grazie all’intervento di numerosi sistemi di pompaggio.

Quanto tempo ci vorrà è impossibile determinarlo con certezza. Sappiamo solo che si uscirà dall’allerta rossa quando il livello dell’acqua nei canali di scolo non sarà più tale da rischiare di essere messo in difficoltà da piccoli temporali o da possibili rotture degli argini.

Sicuramente manca ancora qualche giorno, ma questo dipende anche dalle condizioni del mare: basta un’alta marea o un vento che soffia da est spingendo il mare verso la costa, e allora la velocità di scolo delle acque verso il mare diminuisce.

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È ormai una settimana che l’Emilia Romagna è in costante allerta rossa, ci sono precedenti storici di situazioni analoghe?

Mi sento di dire con certezza che un evento come questo nel nostro territorio – almeno negli ultimi 100 anni, da quando vengono registrati i dati storici – non è assolutamente mai accaduto. Anzi, l’evento di questa volta ha superato i massimi storici anche del doppio, in alcuni casi. Da quando il territorio è stato bonificato, non solo non si ricorda nulla del genere, ma neanche nulla che ci si sia vagamente avvicinato.

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