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Papa Leone: “Il sesso unisce l’uomo e la donna nel matrimonio, non serve solo alla procreazione”

Lo sottolinea la Nota sulla monogamia del Dicastero della Dottrina della Fede approvata da Papa Leone. Nel matrimonio, viene precisato, un solo uomo e una sola donna. Monogamia tema “bello” anche se suona “strano o controcorrente”
A cura di Biagio Chiariello
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È "proprietà essenziale del matrimonio, l'unità, che può essere definita come l'unione unica ed esclusiva tra una sola donna e un solo uomo o, in altre parole, come l'appartenenza reciproca dei due, che non può essere condivisa con altri". Lo sottolinea la Nota sulla monogamia del Dicastero della Dottrina della Fede approvata da Papa Leone. "‘Una sola carne' è il modo in cui la Bibbia esprime l'unità matrimoniale". "È vero che, per molti, un tale messaggio potrà suonare strano o controcorrente – ammette il Vaticano -, ma possiamo applicare ad esso le seguenti parole di Sant'Agostino: ‘Dammi un cuore che ama, e capirà ciò che dico'".

L'elogio della monogamia non esclude che nella coppia ognuno mantenga i suoi spazi:

Man mano che il loro amore matura, la coppia potrà comprendere e accettare pacificamente che la preziosa appartenenza reciproca che caratterizza il matrimonio non è un possesso, ma lascia aperte molte possibilità. Ad esempio – si legge nella Nota dottrinale -, che uno dei due chieda un momento di riflessione, o qualche spazio abituale di solitudine o di autonomia, o che rifiuti l'intrusione dell'altro in qualche ambito della sua intimità, o che conservi qualche segreto personale custodito nel sancta sanctorum della propria coscienza senza essere pedinato o osservato".

Proprio questa libertà arricchisce l’unione matrimoniale: "La bellezza dell'unione matrimoniale è esaltata da una magnifica libertà che nessun vero amore sarebbe in grado di ferire. Pertanto, il matrimonio esclude anche un controllo che possa dare sicurezza, certezza assoluta, assenza di ogni sorpresa. In un amore maturo, se l'altro ha bisogno di uno spazio per riscoprire il mondo, c'è posto solo per la fiducia, non per la pretesa di tranquillità assoluta, priva di ogni paura segreta, incapace di affrontare nuove sfide".

La monogamia non è semplicemente l'opposto della poligamia. È molto di più, e il suo approfondimento permette di concepire il matrimonio in tutta la sua ricchezza e fecondità. La questione è intimamente legata al fine unitivo della sessualità, che non si riduce a garantire la procreazione, ma aiuta l'arricchimento e il rafforzamento dell'unione unica ed esclusiva e del sentimento di appartenenza reciproca".

Anche quando l’attrazione fisica e la possibilità di avere rapporti sessuali si indeboliscono, "l'appartenenza reciproca non è destinata alla dissoluzione. L'opzione per l'unione dei due si modifica, si trasforma. Naturalmente, non mancheranno varie espressioni intime di affetto, che comunque sono considerate anche esclusive, in quanto espressioni dell'unica unione matrimoniale, che non potrebbe essere offerta ad altre persone senza sperimentarne un'inadeguatezza".

Infine, il Vaticano ricorda la dimensione profonda dell’unione matrimoniale:

Proprio perché l'esperienza di appartenenza reciproca ed esclusiva si è approfondita e rafforzata nel tempo, ci sono espressioni che sono riservate solo a quella persona con la quale si è scelto di condividere il proprio cuore in modo unico".

La sessualità, l’affetto e la vicinanza emotiva nella coppia diventano così strumenti di crescita e di legame, capaci di mantenere viva l’intimità anche quando l’attrazione iniziale cambia e si trasforma.

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