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Papa Francesco tuona contro la pedofilia: “È omicidio psicologico, la Chiesa non deve coprire abusi”

Dura invettiva di Papa Bergoglio contro la pedofilia: “Adescamenti via social con pagine e portali dedicati alla pedopornografia sono una piaga che, da una parte, richiede di essere affrontata con rinnovata determinazione dalle istituzioni pubbliche e, dall’altra, necessita di una presa di coscienza ancora più forte delle famiglie e delle diverse agenzie educative”.
A cura di Giorgio Scura
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"L'abuso sui minori è una sorta di ‘omicidio psicologico' e in tanti casi una cancellazione dell'infanzia". Lo denuncia Papa Bergoglio ricevendo in udienza l'associazione Meter fondata da don Di Noto.

"Perciò, la protezione dei bambini contro lo sfruttamento sessuale – dice Francesco – è un dovere di tutti gli Stati, chiamati a individuare sia i trafficanti sia gli abusatori. In pari tempo, sono quanto mai doverose la denuncia e la prevenzione attuate nei vari ambiti della società: scuola, realtà sportive, ricreative e culturali, comunità religiose, singoli individui. Inoltre, nel campo della tutela dei minori e nella lotta alla pedofilia occorre predisporre interventi specifici per un aiuto efficace alle vittime".

"Su tutti questi fronti – osserva il Pontefice- l'Associazione Meter collabora attivamente con organi istituzionali e con diversi settori della società civile, tramite anche opportuni protocolli di intesa. Continuate senza tentennamenti la vostra opera, ponendo particolare attenzione all'aspetto educativo, per formare nella gente una coscienza salda e sradicare la cultura dell'abuso e dello sfruttamento".

Adescamenti via social "con pagine e portali dedicati alla pedopornografia. Si tratta di una piaga che, da una parte, richiede di essere affrontata con rinnovata determinazione dalle istituzioni pubbliche e, dall'altra, necessita di una presa di coscienza ancora più forte delle famiglie e delle diverse agenzie educative".  "Anche oggi vediamo quante volte, nelle famiglie, la prima reazione è coprire tutto: anche nelle altre istituzioni, nella Chiesa, dobbiamo lottare con questa abitudine vecchia di coprire". Lo ha detto Papa Francesco a proposito degli abusi sessuali sui minori ricevendo in udienza in Vaticano l'Associazione Meter.

Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina l'Associazione Meter, che dal 1989 è impegnata nella lotta alla pedofilia in Italia e in altri Paesi e a tutela e difesa dei bambini abusati e maltrattati, salutando e ringraziando dapprima il vescovo di Noto (Siracusa) mons. Antonio Staglianò e il fondatore di Meter don Fortunato Di Noto. Presente anche il cardinale di Siena Paolo Lojudice. "In questi anni, col vostro lavoro generoso, avete contribuito a rendere visibile l'amore della Chiesa per i più piccoli e indifesi", ha sottolineato il Pontefice, che ha paragonato l'Associazione a una "casa". "Quando diciamo ‘casa' pensiamo a un luogo di accoglienza, di riparo, di custodia – ha quindi spiegato -. E voi siete stati e siete ‘casa' per tanti bambini violati nella loro innocenza o schiavizzati dall'egoismo degli adulti. Siete stati e siete casa di speranza, favorendo in molte vittime un percorso di liberazione e di riscatto".

"Si tratta di una piaga – ha osservato – che, da una parte, richiede di essere affrontata con rinnovata determinazione dalle istituzioni pubbliche, dalle autorità, e dall'altra necessita di una presa di coscienza ancora più forte delle famiglie e delle diverse agenzie educative". "So che voi siete sempre vigili nel proteggere i bambini anche nel contesto dei più moderni mezzi di comunicazione", ha aggiunto Francesco. Secondo il Pontefice, "Su tutti questi fronti l'Associazione Meter collabora attivamente con organi istituzionali e con diversi settori della società civile, tramite anche opportuni protocolli di intesa. Continuate senza tentennamenti la vostra opera, ponendo particolare attenzione all'aspetto educativo, per formare nella gente una coscienza salda e sradicare la cultura dell'abuso e dello sfruttamento".

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