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Orrore a San Giovanni Rotondo, sei cani morti avvelenati. L’ENPA: “Adottate i sopravvissuti”

Lillo, Sweet, Faustino, Liv, Rocco e Marta sono morti tra gli spasmi atroci causati dall’avvelenamento. I volontari: “Per noi eravate delle identità da amare, non ‘solo’ dei cani”
A cura di Biagio Chiariello
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Quattro cani, presi in cura dalla sezione Enpa di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, sono stati avvelenati da ignoti. È quanto denunciato, tramite la propria pagina Facebook, dall'Enpa del comune pugliese. A morire, tra gli spasmi atroci causati dall'avvelenamento sono stati Lillo, Sweet, Faustino, Liv, Rocco e Marta: "Per noi eravate delle identità da amare, accudire e preservare dai pericoli, non "solo" dei cani", scrivono i volontari. "Ci siamo presi cura di voi in tutti i modi, venerdì Faustino avrebbe raggiunto la sua famiglia se tutto andava bene. Invece mani assassine hanno deciso per voi", si legge nel post. I cani erano in stallo in un posto dove i volontari si recano ogni giorno. "Gli altri che erano con loro, per il momento sono stati spostati e visitati dai veterinari, ma li teniamo ancora sotto controllo. Ringraziamo i tre veterinari presenti a San Giovanni Rotondo che immediatamente si sono messi a disposizione e hanno visitato tutti. Ora – l'appello finale – abbiamo bisogno di stalli in zona e di adozioni per i sopravvissuti che erano in quel posto e per tutti".

In un post successivo, l’associazione ha voluto ricordare i quattro cani “sterminati da una mano più pericolosa e fatale di mille artigli. NO! Amici miei, non era o non erano degli esseri umani. Di umano aveva solo le sembianze. Avete creduto che si trattasse di una persona che era lì come i tanti volontari che quotidianamente vi portavano del cibo e vi accarezzano. Che da mesi si prendevano cura di voi sin da quando da cuccioli vi abbiamo strappati da morte certa. Vi abbiamo messi al sicuro. Curati e nutriti e molti di voi erano già pronti per raggiungere le vostre nuove famiglie. Che dirvi… questione di giorni e avreste trovato le vostre anime gemelle come i tanti fratellini e sorelline già partite prima di voi. Ma la vita è beffarda. Ma la morte lo è ancora di più.
Noi vogliamo ricordarvi con queste foto. Vogliamo che la gente guardi per l’ultima volta la grande vita che traspariva nei vostri occhi. La vostra anima.
Grazie per l’amore che ci avete dato e aiutateci da là su a compiere al meglio il nostro dovere”.

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