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Omicidio Margherita di Savoia, Nicola ucciso dall’ex moglie con una coltellata alla gola

Continuano le indagini sull’omicidio verificatosi ieri a Margherita di Savoia, nella provincia di Bat, in Puglia, dove Nicola Pizzi è stato ucciso dalla ex moglie con una coltellata alla gola. La donna è stata arrestata poco dopo. La coppia, che ha due figli di 18 e 25 anni, pare fosse separata da 7 anni. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sorveglianza di via Frontino, dove si è consumato il delitto.
A cura di Ida Artiaco
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Ucciso da una coltellata alla giugulare, che gli ha provocato una violenta emorragia. È morto così Nicola Pizzi, 53 anni, nella giornata di ieri a Margherita di Savoia, nella provincia di Bat, in Puglia. Per il delitto è stata fermata con l'accusa di omicidio l'ex moglie, Maria, di 48 anni, al culmine di una lite scoppiata in casa, in via Frontino, e terminata in strada, dopo che l'uomo aveva tentato di scappare dalla furia della donna, che ha usato un coltello da cucina per colpirlo. E mentre continuano le indagini, per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti, emergono alcuni particolari sulla vita della vittima e della sua ex. La coppia, che ha due figli di 18 e 25 anni, pare fosse separata da 7 anni. Tra i due, nonostante le continue discussioni, non risulta che ci fossero state denunce o azioni legali. Ma, a quanto si legge sulla stampa locale, lei non aveva mai accettato la fine di quella relazione. Nell'ultimo periodo a ciò si erano uniti anche altri problemi, tra cui quelli legati al lavoro.

La donna, infatti, casalinga, da anni non riusciva a trovare uno stabile impiego, come ha riferito il legale della 48enne, l'avvocato Bernardo Lodispoto. Non mancavano anche i litigi con l'ex marito. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto nel primo pomeriggio di oggi i due hanno avuto l'ultimo, acceso diverbio iniziato in casa di lei. Poi lui si sarebbe allontanato. A quel punto la donna lo avrebbe raggiunto alle spalle e, impugnando un coltello da cucina, gli avrebbe inferto un fendente all’altezza della gola. Una coltellata che ha reciso la giugulare dell’ex marito, per il quale non c'è stato nulla da fare. I carabinieri che indagano sul delitto stanno anche visionando le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona per cercare di ricostruire al meglio quanto successo e aggiungere gli ultimi tasselli mancanti della vicenda. Intanto, nel paese pugliese, la comunità è sotto choc. Nicola era infatti molto conosciuto grazie alla sua attività. Era titolare di una piccola impresa individuale specializzata nella riparazione delle caldaie, da tutti descritto come "un gran lavoratore, una persona molto tranquilla e perbene".

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