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Omicidio Aosta, il sospettato si sente male prima dell’udienza: possibile overdose di antidepressivi

Il 21enne fermano è stato colto da malore prima di essere trasportato davanti alla Corte d’Appello che avrebbe dovuto decidere sulla sua estradizione in Italia da Grenoble, dove è rinchiuso per l’omicidio ad Aosta di Auriene Laisne.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è sentito male Sohaib Teima, il 21enne fermano di origini egiziane accusato dell’omicidio di Auriene Laisne, la giovane francese uccisa a coltellate in una chiesetta abbandonata in Val d’Aosta.

Il ragazzo stava uscendo dal carcere di Grenoble, dove è rinchiuso da 9 giorni, per essere trasportato davanti alla Corte d'Appello che dovrà decidere sulla sua estradizione, quando si è accasciato a terra. L'udienza si sarebbe dovuta tenere alle 11 di stamattina, 18 aprile, ma data la situazione è stata rinviata al 25 aprile.

All'origine del malore, secondo la corte e l'avvocato del 21enne – come riportano i giornali francesi Le Dauphiné Libéré e Le Progrès – ci potrebbe essere un'overdose di antidepressivi. Il ragazzo segue infatti un trattamento farmacologico antidepressivo: il malore potrebbe dunque essere legato a un sovradosaggio.

Teima comunque si proclama innocente. "Non sono stato io ad uccidere Auriene, non l’ho mai toccata e, quando ci siamo salutati, lei era ancora viva", ha detto al suo legale francese, Julian Paris, confermando di essersi recato a fare una gita in Italia insieme alla ex fidanzata, negando quindi ogni responsabilità del delitto.

Auriane Nathalie Laisne è stata trovata morta il 5 aprile. Cinque giorni dopo il 21enne è stato arrestato a Lione. L'omicidio, secondo la Procura di Aosta, sarebbe avvenuto il 26 marzo. Il ragazzo ha confermato di aver raggiunto la Valle d’Aosta in autobus insieme alla vittima, ma di non averla accompagnata nella chiesetta sconsacrata dove è stata trovato il suo cadavere.

 "Sohaib è sereno – spiega l’avvocato Lucia Lupi, che lo difende in Italia insieme a Igor Giostra – e sostiene di non aver fatto del male alla vittima. Ha raccontato anche altri particolari, ma al momento, nell’impossibilità di verificarli, preferiamo non farne parola".

Teima, che è già sotto processo in Francia per maltrattamenti nei confronti della compagna, ha fatto sapere che non si opporrà all'estradizione. La decisione è attesa entro sette giorni. A Grenoble il fermano di origini egiziane studia odontoiatria all’università.

In attesa di novità dalla Francia, questa mattina un cane dell'Arma dei Carabinieri, con il suo conduttore, ha perlustrato il villaggio disabitato di Equilivaz dove si trova la chiesa. Si cercano tracce, tra i ruderi e la vegetazione, ma soprattutto si cerca l'arma del delitto: il coltello che ha ucciso Auriene.

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