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Omicidio Aosta, Sohaib Teima dice sì all’estradizione in Italia: “Respinge ogni accusa”

Sohaib Teima, accusato dell’omicidio di La Salle e arrestato a Lione la scorsa settimana, ha accettato l’estradizione in Italia. Agli avvocati ha detto di “respingere categoricamente ogni accusa in merito alla morte” della propria compagna, la francese Auriane Nathalie Laisne.
A cura di Ida Artiaco
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Teima Sohaib
Teima Sohaib

Sohaib Teima, il giovane di Fermo in carcere a Grenoble (Francia) sospettato dell'omicidio della sua compagna, la 22enne Auriane Nathalie Laisne, ha detto sì all'estradizione in Italia.

Domani il giovane, arrestato una settimana fa a Lione perché "gravemente indiziato" del delitto di La Salle, in Valle d'Aosta, comparirà davanti ai giudici della "chambre de l'instruction" della Corte d'appello di Grenoble, che dovranno esprimersi sulla sua consegna dopo il mandato d'arresto europeo spiccato dall'Italia.

La decisione è attesa entro sette giorni. Intanto, Teima respinge "categoricamente ogni accusa in merito all'omicidio" della propria compagna. È quanto ha fatto sapere Lucia Lupi, l'avvocato che assiste il giovane. Teima ha fornito una versione che al momento i legali preferiscono non rivelare. Ieri il giovane ha avuto anche un colloquio in carcere a Grenoble con il suo avvocato francese, in vista dell'udienza per la possibile estradizione.

Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, è stata trovata cadavere una decina di giorni fa in una in una chiesetta diroccata sopra La Salle, in Valle d'Aosta.

Indagini successive e i risultati dell'autopsia hanno confermato che la ragazza, ritrovata in posizione fetale, è stata uccisa a coltellate. Il decesso risalirebbe al periodo compreso tra la fine di marzo e l'inizio del mese di aprile. Gli inquirenti si sono subito messi sulle tracce del giovane che era stato visto con lei e che è stato infine fermato a Lione mercoledì scorso. Oltralpe Teima era già a processo per maltrattamenti fisici e verbali sempre nei confronti della vittima. Per queste accuse sarà processato il 3 maggio, difeso da Julien Paris.

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