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Nonna Peppina, tornata nella sua casetta dopo il terremoto: “Dovete ricostruire in fretta”

Nonna Peppina, al secolo Giuseppa Fattori, 96 anni da compiere in autunno, è finalmente tornata nella casetta di legno costruita a San Martino di Fiastra vicino alla sua abitazione inagibile per il terremoto che ha colpito il Centro-Italia: “Ringrazio tutti. Chi mi ha voluto bene e chi mi ha voluto male”.
A cura di Susanna Picone
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È emozionata e felice nonna Peppina, al secolo Giuseppa Fattori, finalmente tornata nella sua casetta di legno costruita a San Martino di Fiastra, nel Maceratese, vicino alla casa inagibile per il terremoto del 30 ottobre del 2016. L’anziana signora, 96 anni da compiere in autunno, ha fatto rientro ieri nella casetta insieme alle figlie Gabriella e Agata e ad alcuni parenti e ha subito ringraziato quanti le hanno voluto bene “ma anche quelli che mi hanno voluto male”. E anche se i problemi di salute non mancano, lei dice di sentirsi meglio e che ora tornerà ad occuparsi delle galline, del gatto e dell’orto trascurato forzatamente durante la sua assenza. “Sto un pochetto meglio. Non posso respirare tanto bene da quando mi sono presa la bronchite, nel container. Mi fa ancora male il polso, che me lo sono rotto quando stavo nella roulotte. Ma sono contenta”, ha raccontato nonna Peppina tornando a casa. Il Corriere della Sera riporta le prime parole dell’anziana terremotata.

“A chi ha la responsabilità di ricostruire dico: fate in fretta” – “Sono contenta che sono viva e che sono potuta ritornare qui nel mio paesino. Dove c’è l’aria buona. E si sta bene. Anche se comincia a fare un po’ freschetto”, ha spiegato ancora nonna Peppina, consapevole di aver avuto tanto coraggio per affrontare quello che c’è stato dopo il terremoto che ha devastato il Centro-Italia e tanta forza per resistere alle varie vicissitudini legate alle procedure per l’impatto paesaggistico che hanno portato anche a una legge che porta il suo nome, la “Salva-Peppina”. “Alle altre persone che hanno sofferto come me dico: bisogna sopportare e andare avanti. Essere forti. Come ho fatto io. Ma a chi ha la responsabilità di ricostruire le nostre case dico: qui è tutto com’era l’anno scorso. Dovete fare in fretta. E soprattutto fare bene”, è l’appello di nonna Peppina.

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