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Naturisti d’Italia al raduno in Puglia: “Nudità non vuol dire fare sesso e orge, ma socializzare”

A Vico del Gargano c’è stato il NatFest, fra eventi, yoga e bagni in piscina. “Naturismo vuol dire non accorgersi della propria nudità e di quella altrui” spiega uno dei partecipanti. “Qui non ci sono orge”. In Italia scarseggiano le strutture e le spiagge naturiste, ma il movimento, seppure ancora di nicchia, “è in lieve crescita” assicura il presidente dell’associazione naturista dell’Emilia-Romagna.
A cura di Beppe Facchini
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"Il naturismo è un modo di vivere nella nudità collettiva e nel rispetto di se stessi e degli altri". Parola di Jean Pascal Marcacci, avvocato e presidente di Aner, Associazione Naturista Emiliano Romagnola. Nei giorni scorsi è partito da Bologna verso Vico del Gargano per il NatFest, il festival naturista con persone provenienti anche dall'estero.

Quest'anno si è tenuto al Naturist Club Parco del Gargano gestito da Maria Carradore. Vive a Los Angeles e torna in Puglia solo d'estate per gestire la struttura. Ha lavorato per anni, insieme al marito scomparso da poco, nell'alta moda. "Poi ho deciso di spogliare la gente" ci scherza su Maria.

Nel suo parco, con un spicchio sul mare nella vicina Rodi, diviso dai "tessili" (è così che si indica chi indossa il costume) da un tendone scuro, ci si può sistemare nei bungalow, in camper o in tenda. Ma c'è anche chi dorme in qualche hotel vicino. Durante il festival nel parco ci sono eventi, presentazioni di libri, massaggi, yoga, escursioni e si mangia tutti insieme. Si fa amicizia. E, come in qualsiasi altro posto per le vacanze, qualche amicizia può anche diventare speciale. "Ma la maggior parte vengono per naturismo, punto -precisa uno dei villeggianti-. Poi chi si vuole divertire si diverte, ma in separata sede". "No, orge no – assicura un altro -. C'è una certa "socializzazione", ma è una cosa che capita anche in discoteca, figurati se non può succedere qui che è così naturale".

"Non si può negare che in alcuni posti dietro alla nudità ci sia la sessualità, ma bisogna stare attenti – spiega Marcacci -: c'è il momento per stare nudi e fare qualcosa di erotico e il momento per stare semplicemente insieme". "Uno che sta nudo non vuol dire "sesso"" taglia corto Luana, ragazza trans di Foggia. Per lei parlare di naturismo anche davanti ad una telecamera non è un problema, per altri si. "Certa gente ha ancora un po' di pregiudizi" dice.

Forse perchè in effetti del naturismo si sa ben poco. In Italia il movimento conta circa mezzo milione di persone, in Europa si arriva a 15 milioni. "Da noi è ancora una cosa di nicchia -spiega Marcacci- e poi siamo partiti in ritardo rispetto ad altri Paesi". I posti per i naturisti, insomma, scarseggiano. "Comunque il movimento è in lieve crescita. Molti non vengono solo per prendere il sole nudi – precisa il presidente di Aner -, ma sono ecologisti convinti, vegetariani. Oggi il naturismo è una pratica salutista".

"Noi ci svestiamo dove si può, non vogliamo mettere nessuno in imbarazzo". E come si fa con i guardoni? "I guardoni è difficile che vengano in posti del genere, c'è la sicurezza – spiega un naturista laziale – . In spiaggia libera possono capitare episodi equivoci. Una volta c'era uno con gli occhiali Google con videocamera". Che succede invece se qualcuno ha un'erezione? "L'erezione è una cosa fisiologica – chiude Marcacci -, ma poi finisce lì se non si vuole che succeda altro".

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